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Russia Ucraina, Putin parla con Macron e Scholz: "Pronti a riprendere il dialogo ma basta armi a Kiev"

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Una conversazione telefonica con l'obiettivo di far ripartire i negoziati di pace. Il presidente russo Vladimir Putin parla con il suo omologo francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, confermando la disponibilità di Mosca a continuare i colloqui con Kiev ma ponendo la condizione di fermare l'invio delle armi a Kiev: "La fornitura di armi all'Ucraina da parte dell'Occidente rischia di creare una ulteriore destabilizzazione" ha ripetuto il presidente russo. 

Secondo quanto riportato dal Cremlino - tramite l'agenzia russa Tass - Putin, ha proseguito il Cremlino, ha fatto presente che il negoziato "è congelato per colpa dell'Ucraina", ma ha confermato la disponibilità russa "alla ripresa del dialogo". "A Mariupol e nelle altre città liberate del Donbass" la Russia "lavora per stabilire una vita pacifica" ha fatto sapere lo Zar. "Le forze armate russe rispettano rigorosamente le norme del diritto umanitario internazionale".

Macron e Scholz hanno chiesto al leader del Cremlino Vladimir Putin di liberare i 2.500 combattenti dell'Azovstal e di impegnarsi in "negoziati diretti e seri" con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Putin ha "sottolineato la questione del pericoloso invio in corso di armi occidentali in Ucraina, avvertendo dei rischi di una ulteriore destabilizzazione della situazione e dell'aggravamento della crisi umanitaria", riferisce la Tass.

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