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Quarta Repubblica, la previsione dell’ex premier della Finlandia: “Nella Nato in 3 mesi”. Niente paura della Russia

Come mai la Finlandia ha deciso di entrare nella Nato? Il popolo finlandese è convinto di questa scelta dopo anni di neutralità? Le conseguenze della guerra in Ucraina e l’ingresso di Helsinki nell’Alleanza atlantica sono commentate nel corso della puntata del 16 maggio di Quarta Repubblica, programma tv di Rete4 condotto da Nicola Porro, con Alexander Stubb, ex primo ministro della Finlandia: “La ragione è molto semplice, Vladimir Putin ha iniziato a massacrare i suoi fratelli slavi in Ucraina e quindi può farlo ovunque. La decisione di entrare nella Nato è stata presa alle 5 del mattino del 24 febbraio. Gli ultimi sondaggi dicono che il 68% del popolo è a favore dell’adesione della Nato. In Parlamento in 185 su 200 hanno votato a favore su questa volontà. Quindi ci stiamo muovendo velocemente verso la Nato, diventeremo membri entro tre mesi”.

 

  

 

Però Erdogan non è di questo avviso e non ci pensa proprio a dare il semaforo verde ai due nuovi ingressi: “In italiano dire calma, calma. È una retorica tipica che sentiamo sempre in queste circostanze. Non è una questione di essere o no nella Nato. La Finlandia ha sempre detto, già nel 1999, che si potevano aprire le porte per un accesso della Turchia nell’Unione europea, anche con colloqui tenuti ad Helsinki. Non credo che questo sia un problema, Erdogan vuole dire queste cose, ma l’ingresso rafforzerà la Nato nella parte nord-occidentale, per il momento calma, calma”.

 

 

Porro ricorda a Stubb le tante descrizioni di Putin dei media occidentali e chiede a lui un giudizio avendolo conosciuto di persona: “Putin non è folle, credo che i media occidentali calchino un po’ troppo la mano su questo. Non credo ci sia bisogno di fare un’analisi psicologica sul personaggio. Quando l’ho incontrato ho trovato una persona preparata, analitica, fredda, molto dura, ma mai irrazionale, almeno non irrazionale da un punto di vista russo. Ricordatevi che la razionalità russa può sembrare leggermente diversa da quella occidentale e finlandese, credo che ci dovremmo concentrare più che altro su questioni maggiormente rilevanti, cioè quali saranno i successivi passi della Russia. Non sappiamo quello che succederà, però - evidenzia Stubb - i leader russi hanno questa idea di supremazia, non sono mai messi in discussione, è il modo in cui Putin vorrebbe agire”. Timore di un’invasione della Finlandia? Stubb è secco: “No, no, assolutamente. Ricordatevi che abbiamo un servizio di leva, una riserva di 900 mila uomini, possiamo muovere 280mila persone in tempo di guerra, abbiamo 62 F-18 e comprato ora 64 F-35, la Svezia ha 19 caccia, abbiamo uno dei sistemi missilistici terra-aria e aria-terra. La Finlandia e la Svezia useranno un approccio nordico all’adesione alla Nato”.