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“Non ci arrenderemo mai”. Il Battaglione Azov avverte Volodymyr Zelensky: non negoziate con gli animali russi

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Il Battaglione Azov combatterà fino alla morte per la difesa dell’Ucraina. Il vicecomandante del reggimento Azov, Ilya Samoilenko, ha tenuto una lunga conferenza stampa via Zoom asserragliato nelle acciaierie Azovstal, ultimo bastione di resistenza dalla Russia nella città di Mariupol: “Noi, tutti i militari della guarnigione di Mariupol siamo stati tutti testimoni dei crimini di guerra compiuti dalla Russia, dall'esercito russo. Ne siamo testimoni. Arrendersi non è una opzione. A loro non importa di lasciarci in vita. Abbiamo ancora l'acqua, abbiamo ancora munizioni e combatteremo fino a che non riusciremo a cambiare questa situazione. Arrendersi non è un'opzione, la resa per noi è inaccettabile. Non possiamo fare un così grande regalo al nemico. Essere catturati, per me, significa essere morti".

 

 

"Stiamo combattendo - ha spiegato il soldato ucraino - contro un aggressore, il nemico che porta terrore in Ucraina, contro la sua barbarie. Il 95% dei soldati evacuati all'ospedale da campo Azovstal è sopravvissuto grazie all'abilità dei medici, ma ora stanno ancora morendo per mancanza di farmaci e condizioni adeguate. Noi difensori di Mariupol potremo davvero salvarci se il nostro comandante in capo non commetterà errori nella difesa delle regioni del Sud. Mi riferisco a Kherson, Berdyansk e Melitopol. Il problema principale è l'occupazione di queste città".

 

 

Accanto a Samoilenko ha parlato anche l’altro vicecomandante di Azov, Svyatoslav Kalina Palamar: “Abbiamo l’ordine di difendere Mariupol e lo faremo. Abbiamo ancora provviste, armi, ma tutte le nostre scorte sono limitate, non ne abbiamo ricevute di nuove. I nostri politici stanno provando a negoziare con questi animali. Ma non ricordano cosa hanno fatto? Non possiamo dialogare con questa gente. Difendiamo il mondo libero, non solo il nostro Paese. Se Zelensky volesse davvero intavolare una trattativa con Mosca, come anticipato da lui stesso due giorni fa, troverebbe l’opposizione totale del Battaglione Azov. E di una parte consistente dell’opinione pubblica ucraina”.

 

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