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Le neutrali Finlandia e Svezia vogliono aderire alla Nato. La reazione di Mosca non si fa attendere

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«Il supporto per l’adesione alla Nato è aumentato in modo significativo sia in Svezia che in Finlandia. In Finlandia le iniziative dei cittadini per entrare a far parte della Nato sono state presentate al Parlamento». È quanto si legge nel Rapporto del governo di Helsinki «sui cambiamenti nell’ambiente di sicurezza» pubblicato oggi. «Una stretta cooperazione tra Finlandia e Svezia durante i possibili processi di adesione sarebbe importante. Processi di adesione simultanei potrebbero anche facilitare la preparazione della risposta a una possibile reazione della Russia». 

La reazione russa non è tardata ad arrivare. Putin starebbe spostando mezzi militari verso il confine finlandese. Lo sostiene il britannico «Daily Mail», che parla di video che mostrerebbero i movimenti anche di sistemi missilistici costieri del tipo K-300P Bastion-P in direzione della Finlandia. Secondo il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, un ulteriore allargamento della Nato «non porterebbe stabilità» all’Europa.

 

«Se sia la Finlandia che la Svezia dovessero aderire alla Nato, potrebbero essere esaminati accordi di difesa nel Nord Europa nel suo insieme e come parte della difesa collettiva della Nato», si legge nel rapporto. «La Svezia ha avviato un dibattito tra i partiti parlamentari sulla sicurezza situazione - continua il documento -. La Svezia preparerà una relazione parlamentare entro la fine di maggio, valutando l’impatto dei cambiamenti nella politica di sicurezza svedese. Il governo svedese ha annunciato che rafforzerà la sua difesa totale accelerando le riforme e impegnandosi ad aumentare gli stanziamenti per la difesa al 2% del Pil».

Helsinki deciderà nelle prossime settimane se candidarsi ad entrare nella Nato. Sull’argomento è intervenuta oggi la premier Marin: «Abbiamo un lungo confine con la Russia e vediamo come si comportano con i loro vicini ucraini», ha detto la giovane leader finlandese. Il suo Paese, da sempre neutrale, potrebbe cambiare rotta e affidarsi alla protezione garantita dall’Alleanza atlantica.

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