obiettivo complicato

A processo Vladimir Putin e tutti i suoi generali. La condizione choc dell’Ucraina per la pace

Riuscirà l’Ucraina a vincere questa guerra con la Russia? Ospite della puntata del 6 aprile di Otto e mezzo, talk show di La7 che vede Lilli Gruber al timone della conduzione, è la deputata ucraina Kira Rudyk: “Vincere la guerra per riacquistare tutti i nostri territori ritornando alla situazione del 23 febbraio, ma riacquistare i controlli dei territori della parte orientale ed ottenere un risarcimento dalla Russia per ricostruire le città distrutte. Il punto finale della vittoria sarebbe mettere a processo Vladimir Putin e tutti i generali, questo è il nostro obiettivo. Ci rendiamo conto che si tratta di un punto complicato, ma sottolineo che questo è il nostro obiettivo”.

 

  

 

La Rudyk punzecchia poi Mario Draghi per la sua frase sullo scegliere tra la pace e l’aria condizionata: “Quando parliamo delle sanzioni si ha una visione molto limitata, l’impatto sull’economia globale è molto più profondo, visto che l’Ucraina è uno dei principali esportatori del mondo di pomodori, cereali e olio di girasole. Ci sono poi 4 milioni di rifugiati, ce ne saranno ancora, avrà un impatto diretto sull’Italia. Putin usa petrolio e gas come armi, le userà di nuovo come armi mano a mano che ci avviciniamo all’inverno. Bisogna lavorare insieme come una squadra, per risolvere la guerra prima dell’autunno. Negoziati? Noi non vogliamo rinunciare al territorio, al nostro popolo, è un punto consolidato. Quello che si può negoziare sono ad esempio i risarcimenti che ci spettano o lo status nei territori nel lungo periodo, ma nessuna rinuncia adesso, abbiamo un paese armato, le persone non accetterebbero un tradimento del genere e continueranno a combattere a prescindere da ciò che dira il governo. È molto più difficile raggiungere la pace che dire ‘ok abbiamo un accordo con la Russia’”.

 

 

La deputata ucraina racconta poi la testimonianza diretta sui massacri compiuti dall’esercito di Mosca: “Sono stata a Bucha, ho visto di persona i corpi martoriati, ho parlato con i superstiti, ho parlato con donne stuprate di fronte ai figli. Voglio essere lì quando Putin sarà processato!”.