guerra e propaganda

Nell'ospedale c'era il battaglione Azov, spunta la verità russa su Mariupol

Per il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov, l’ospedale pediatrico di Mariupol era usato come «base del battaglione Azov». Lo ha detto nel corso della conferenza stampa che si è svolta dopo l’incontro con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Lavrov ha risposto a una domanda sull’attacco a Mariupol facendo riferimento al reparto militare ucraino. Nel bombardamento su un reparto maternità e un reparto pediatrico durante il cessate-il-fuoco concordato per consentire ai civili di fuggire, sono morte -secondo Kiev - 3 persone fra cui una bambina di 6 anni e altre 17 sono rimaste ferite.

 

  

 

 

 

Nel frattempo sulla città sono ripresi i bombardamenti. Mosca ha annunciato di aver preso il controllo di «diversi quartieri». Secondo Kiev, un convoglio umanitario che cercava di raggiungere la città è stato costretto a fare marcia indietro a causa dei combattimenti; e Kiev ha anche accusato Mosca di aver deliberatamente impedito l’evacuazione dei civili perché non è riuscita a impossessarsi della strategica città portuale sul Mar Nero.