Animi accesi

L’Occidente impero delle bugie: Vladimir Putin si infuria per le sanzioni. Rissa all’Onu

Il Presidente russo Vladimir Putin attacca l’Occidente come «impero delle bugie» in una riunione oggi al Cremlino con gli esponenti di governo responsabili dell’economia e la governatrice della Banca centrale, Elvira Nabiullina. «Vi ho invitati per discutere di economia e finanza, dopo le sanzioni che la cosiddetta comunità occidentale, un impero delle bugie, sta cercando di attuare contro il nostro Paese», ha affermato prendendo a prestito il termine di ‘impero’ che Ronald Reagan aveva usato contro l’Unione sovietica. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, aveva in mattinata assicurato che la realtà economica della Russia, che «da tempo si è preparata per le sanzioni, è cambiata significativamente».

 

  

 

Nervi tesissimi, invece, tra gli ambasciatori di Kiev e Mosca presso le Nazioni Unite, protagonisti oggi di un acceso botta e risposta durante l’Assemblea generale al Palazzo di Vetro: i russi «stanno cercando di occupare l’Ucraina dal 2014 e loro fanno parte del Consiglio di sicurezza, perciò non accettiamo la visione che il Consiglio di sicurezza non ha saputo intervenire. L’unica parte che sta aggredendo è la Federazione russa, sono rimasti uccisi centinaia di ucraini, decine di bambini. Ci sono attacchi aerei russi su tutto il Paese, missili sulle aree residenziali di Kharkiv» è il grido di allarme dell’ambasciatore ucraino, Sergej Kyslytsya. «La Russia non ha iniziato queste ostilità, sono stati gli ucraini a iniziarla e noi stiamo cercando di farla finire. L’Ucraina ha iniziato queste ostilità contro i propri abitanti, i residenti del Donbass e contro tutti coloro che non sono d’accordo con le autorità militar» ha replicato l’ambasciatore russo Vassily Nebenzia, attaccando poi l’Occidente «che sta creando una bolla» di bugie e di sanzioni «che prima o poi esploderà». 

 

 

«Crediamo che l’Onu possa e debba contribuire ad avvicinare le posizioni delle parti coinvolte e a sradicare le cause del conflitto, la responsabilità di ciò che sta accadendo è dell’attuale leadership ucraina e dei colleghi occidentali» il resto del discorso di Nebenzya, parlando alla sessione speciale sull’Ucraina dell’Assemblea generale. L’ambasciatore ha sottolineato che l’esercito russo non sta colpendo la popolazione civile in Ucraina e ripetuto più volte che le notizie «vengono distorte» e ne vengono diffuse di false a danno della Russia.