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Il governatore Abbott apre tutto. Usa, braccio di ferro sul Texas senza mascherine

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Ad avere lanciato la sfida è quello che si chiamerebbe un “soggetto fragile”: il governatore del Texas, Greg Abbott, paraplegico costretto sulla sedia a rotelle dal 1984 quando una grossa quercia gli rovinò addosso durante un temporale mentre faceva jogging.

 

È stato lui a rompere l'assedio dei virologi e a firmare un ordine perentorio con cui riaprire da lunedì prossimo ogni attività in Texas. Bar, ristoranti, uffici tutti torneranno alla vita normale anche se i contagi non sono scomparsi in quello stato americano. Ma c'è un'altra parte dell'ordine che ha fatto ancora più discutere: via ogni multa e sanzione per chi non indosserà la mascherina né all'aperto né al chiuso. Solo un invito nello stesso ordine ad indossarla quando non è possibile mantenere la distanza di sei piedi nei luoghi chiusi.

 

Abbott è diventato così un caso locale, nazionale e internazionale. Molti sindaci del suo stato si stanno rifiutando di applicare le misure sul ritorno alla libertà, ma lui ha dichiarato nulle tutte le loro ordinanze. Pioggia di critiche da parte di virologi e comunità scientifica, ma lui se ne fa un baffo.

 

Grande ironia sui social anche in Italia, dove è andato in cima alle tendenze l'hashtag #ilTexasNonSiLega che ironizza al contrario sullo slogan utilizzato dalle sardine per fermare la crescita della Lega di Matteo Salvini. C'è chi posta filmati divertenti su John Wayne che spara a chi gli chiede di indossare la mascherina, chi esulta per il ritorno alla libertà, chi invece se ne preoccupa e vaticina tragedie texane. Questi ultimi solo in Italia però....

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