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Kim Jong-un è in coma, tutto il potere alla sorella. Cosa succede in Corea

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Kim Jong-un sarebbe in coma. L'ennesima voce sulle condizioni del leader della Corea del Nord  arriva dai media sudcoreani. Secondo Chang Song-min, uno stretto collaboratore dell’ex presidente della Corea del Sud Kim Dae-jung, il dittatore di Pyongyang sarebbe in coma. "Ma la sua vita non è finita", dice Chang Song-min secondo quanto riportato da The Korea Herald e dal Mirror. A Pyongyang, spiega, sarebbe in corso il passaggio di consegne. "Non è stata creata una struttura completa per la successione, quindi Kim Yo-jong", sorella di Kim Jong-un, "viene portata alla ribalta perché il vuoto di potere non può durare a lungo". 

 

Le voci sulle pessime condizioni di salute di Kim Jong-un si rincorrono da mesi: addirittura per settimane era stato dato più morto che vivo. Poi è riapparso, ma adesso analisti si dicono convinti che il loro leader sia in coma, seppur non ancora morto: per questo la successione non è stata completata, anche se qualche giorno fa Kim aveva lasciato parte dei suoi poteri alla sorella. Il dittatore 36enne ha infatti ceduto il controllo degli Interni, pur mantenendo il potere assoluto: una scelta che era stata motivata come necessaria per “alleviare lo stress”, ma in realtà dietro sembra esserci la grande incertezza sulle prospettive di vita di Kim. 

 

Nei giorni scorsi l sorella del leader nordcoreano Kim Jong-un è stata incaricata delle politiche verso Seul e Washington ed è "ormai di fatto la numero due del regime", annunciava l’agenzia stampa sudcoreana Yonhap, citando un briefing a porte chiuse dei servizi d’intelligence di Seul ai deputati dell’Assemblea nazionale. Secondo l’informativa, Kim Jong un mantiene la sua "autorità assoluta", ma a poco a poco ha delegato alcuni poteri. La sorella minore Kim Yo-jong, primo vide direttore di dipartimento del Comitato centrale del partito dei lavoratori, "è di fatto il numero 2, ma (il leader nordcoreano) non ha scelto un successore". È lei ad aver ricevuto le maggiori deleghe dal fratello, anche se non è la sola. Pak Pong-ju, vice presidente della Commissione affari di Stato, e il nuovo premier Kim Tok-hun hanno ottenuto poteri di controllo dell’economia. In campo militare alcuni poteri sono stati assunti da Choe Pu-il, direttore del dipartimento del partito per gli affari militari, e Ri Pyong-chol, vice presidente della Commissione centrale militare del partito.

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