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Volgograd, secondo attacco in 24 ore. Forse è uno slavo il kamikaze di ieri

Attacco kamikaze a volgograd, dopo la stazione colpito un filobus

Un'esplosione ha sventrato un filobus. Potrebbe essere un uomo slavo residente in una provincia sul Volga il kamikaze che ieri si è fatto esplodere nella stazione dei treni

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Un secondo attentato dinamitardo sconvolge Volgograd (la ex Stalingrado) nel giro di sole 24 ore dal primo: una violentissima esplosione ha sventrato un filobus nella città della Russia meridionale, all'indomani dell'analogo attacco terroristico nella locale stazione ferroviaria, e a 39 giorni dall'avvio dei Giocbi Olimpici Inmvernali di Sochi 2014, il 7 febbraio prossimo. Almeno dieci i morti accertati e 23 i feriti, secondo fonti del ministero federale per la Protezione Civile. Si sospetta ancora una volta l'azione di un kamikaze, sebbene tale particolare non sia stato finora confermato. Mentre è certa l'azioen da parte di un kamikaze nell'attentato di ieri mattina. E già potrebbe essere stata individuata la sua identità: potrebbe essere un residente slavo di una provincia sul fiume Volga. Lo riporta l'agenzia di stampa russa Interfax, citando una fonte ufficiale anonima. Secondo la fonte si tratterebbe di un uomo, e non di una donna come si riteneva ieri, che si sarebbe unito ai ribelli islamici in Daghestan nel 2012 e avrebbe assunto un nome di battaglia arabo. Del secondo attentato è sttao informato immediatamente il presidente Vladimir Putin. Nel frattempo è salito ad almeno diciassette il computo delle persone rimaste uccise nella strage di ieri, mentre ammontano a 37 quelle che hanno riportato lesioni. Il Comitato Olimpico Internazionale ha ribadito piena fiducia nella capacità del governo russo di garantire la sicurezza degli imminenti Giochi Invernali di Sochi 2014, in programma dal 7 febbraio prossimo, nonostante i due attentati dinamitardi che in meno di 24 ore hanno provocato complessivamente almeno 32 morti e decine di feriti a Volgograd, distante 690 chilometri dalla città sul Mar Nero. "Durante l'Olimpiade la sicurezza è responsabilità delle autorità locali", ha spiegato una portavoce dello stesso Cio, "e noi non nutriamo alcun dubbio sul fatto che quelle russe saranno all'altezza del compito". All'inaugurazione mancano poco più di cinque settimane.   GUARDA IL VIDEO

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