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Ex capo Gestapo sepolto in cimitero ebraico a Berlino

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Heinrich Muller scomparve nell'aprile del 1945 e fu trasferito in una fossa comune

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Heinrich Muller, il comandante della Gestapo - la polizia segreta di stato del Terzo Reich - e tra i principali responsabili dell'Olocausto, sarebbe sepolto in un cimitero ebraico a Berlino. A scriverlo è il quotidiano tedesco Bild ricostruendo la vicenda personale di Muller con l'aiuto del Direttore del Museo della Resistenza Tedesca, il Berliner Gedenkstatte Deutscher Widerstand, Johannes Tuchel. Muller scomparve nell'aprile del 1945. I servizi segreti alleati credettero che fosse sopravvissuto alla guerra e ad un certo punto si disse che era stato visto nel 1949 nella città ceca di Karlovy Vary. «Si sbagliavano completamente», sostiene ora Tuchel, secondo il quale Muller morì prima della fine della guerra ed il suo corpo fu seppellito nel cimitero ebraico a Mitte, Berlino, in una fossa comune. «l cadavere di Muller - ha spiegato - fu trovato nell'agosto del 1945 in una tomba provvisoria vicino a quello che allora era il ministero dell'aeronautica». Secondo la stessa fonte ci sono documenti storici che provano aldilà di ogni dubbio che il criminale nazista fu identificato allora in modo inequivocabile. «Aveva l'uniforme di generale e nella tasca interna sinistra il suo libretto di servizio con una fotografia». Di lì, secondo la stessa ricostruzione, venne trasferito in una delle tre fosse comuni del cimitero ebraico. Un documento amministrativo emesso nel 1945 dal quartiere di Mitte, dove si trova il cimitero e ora pubblicato dalla Bild confermerebbe il luogo di sepoltura del criminale nazista. La notizia non ha mancato di provocare una forte reazione della comunità ebraica: «Che uno dei sadici nazisti più brutali sia sepolto proprio in un cimitero ebraico mi pare una mostruosità di cattivo gusto», ha dichiarato il capo del Consiglio Centrale degli ebrei di Germania, Dieter Graumann. «Ciò calpesta la memoria delle vittime».

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