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Israele, una guardia uccide un uomo al Muro del Pianto

muro pianto

Scambiato per un terrorista, aveva gridato «Allah è grande». La vittima è un ebreo, l'area chiusa ai visitatori

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Un agente della sicurezza al Muro del Pianto, a Gerusalemme, ha sparato contro un israeliano che si trovava nel luogo sacro. L'agente ha aperto il fuoco dopo che l'uomo aveva urlare «Allah Akbar», «Allah è grande», ha spiegato il capo della polizia Micky Rosenfeld, sospettando che si trattasse di un miliziano palestinese. L'area e' stata immediatamente chiusa ai visitatori. L'uomo era un ebreo. «Il fatto che abbia urlato «Allah è grande», ha spiegato ancora la polizia, «ha spinto la guardia a tirare fuori la pistola e sparare diversi colpi». Si trovava in uno degli spogliatoi pubblici nella piazza dove sorge il Muro, che in quel momento, circa le 8 del mattino, vedeva pregare numerosi fedeli. "Quando siamo arrivati sul posto", ha spiegato un medico, Zeevi Hessed, "era gia' a terra. Non abbiamo potuto fare altro che constatarne il decesso". Sulla vicenda e' stata aperta un'inchiesta ma finora la polizia non ha riscontrato nulla di sospetto nel passato dell'uomo, forse, secondo i media locali, "uno squilibrato"

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