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Milleproroghe, cosa cambia su tasse, bonus e pensioni: le novità

Gabriele Imperiale
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Fiducia al Milleproroghe della Camera con 174 voti favorevoli e passaggio del decreto al Senato, dove dovrà essere approvato entro il 28 febbraio. Milleproroghe che quest’anno ha una serie di importanti novità. La prima riguarda lo “scudo erariale” di cui potranno servirsi gli amministratori pubblici per altri sei mesi e che rimarrà in vigore fino al 31 dicembre prossimo. Uno strumento introdotto con il decreto Semplificazioni per limitare le responsabilità dei dipendenti pubblici e privati o degli amministratori per danno erariale solo nei casi di dolo, escludendo la colpa grave dei funzionari. Aumentano i finanziamenti per il bonus psicologo: l’esecutivo, infatti, ha stanziato 10 milioni di euro anziché gli 8 previsti inizialmente. Il provvedimento consentirà a chi ne fa richiesta di ricevere un contributo fino a 50 euro a seduta entro 270 giorni dalla richiesta. Potranno richiederlo i cittadini che hanno un Isee inferiore a 50mila euro e l’importo ottenibile varierà in base alle fasce di reddito con un limite massimo di 1500 euro. Rifinanziato anche il Fondo per la lotta ai disturbi alimentari con 10 milioni. 

 

 

Rivoluzione per i contratti a termine: le aziende avranno più tempo per prorogare quelli che vanno oltre l’arco temporale di dodici mesi senza dover specificare le causali. Il datore di lavoro dovrà soltanto specificare le esigenze di natura tecnica, organizzativa e produttiva che daranno giustificazione del prolungamento del contratto a tempo determinato. Importanti novità per i mutui: l’agevolazione per l’acquisto della prima casa andrà avanti per tutto il 2024. Potranno richiederla solo gli under 36 con Isee fino a 40mila euro ed è valida anche per il contratto preliminare a patto che sia stato registrato prima del 31 dicembre 2023. Il rogito invece dovrà essere formalizzato entro e non oltre il 31 dicembre 2024. Sull’Irpef - quindi sul fronte tasse - l’esecutivo ha poi accolto la richiesta degli agricoltori inserendo un’agevolazione per il biennio 2024-2025. L’esenzione per i redditi agrari e dominicali ha un valore fino a 10mila euro, per le somme superiori invece l’agevolazione viene applicata limitatamente e ammonterà al 50% dell’Irpef dovuta. Verrà posticipato di sei mesi poi l’obbligo di assicurare i trattori che viaggiano su strada. 

 

 

Novità anche per chi non ha saldato le rate della rottamazione quater, scadute rispettivamente il 31 ottobre e il 30 novembre. Tempo quindi fino al 15 marzo per farlo. L'obiettivo della misura è recuperare almeno una parte dei 5,4 miliardi di euro ancora mancanti. Per facilitare i pagamenti, prorogato anche la scadenza della terza rata al 15 marzo. Nella misura inclusa anche la riapertura dei termini per il ravvedimento sulla dichiarazione dei redditi. Un emendamento, infatti, consentirà di correggere errori o omissioni nella dichiarazione. Dopo tante polemiche, una nuova proroga per le sanzioni ai no vax. È arrivato infatti il terzo rinvio consecutivo per i pagamenti delle multe: versamenti bloccati fino al 31 dicembre prossimo. Oltre 1,7 milioni gli individui che hanno violato la legge e generato con le loro sanzioni un possibile introito di oltre 150 milioni di euro per lo Stato, al netto delle contestazioni. Ciò nonostante, la discussione è stata rimandata al 2025. 

 

 

Medici in corsia fino ai 72 anni: le aziende del Servizio sanitario nazionale potranno infatti elevare a questa età il limite per la pensione per il servizio di dirigenti medici e sanitari che ne faranno richiesta entro il 31 dicembre 2025. Con questa misura, l’esecutivo vuole contrastare la carenza di personale all’interno delle strutture ospedaliere. Inoltre nel milleproroghe è prevista la compensazione delle imposte pagate in eccesso nei contratti stipulati fino a fine anno. Prorogate al 1° gennaio 2025, l'Iva agevolata e le semplificazioni fiscali per il Terzo settore. Modalità telematiche prorogate fino al 30 aprile 2024 per assemblee ed enti che vorranno fare le loro riunioni. Rinvio di due anni, infine, anche al taglio dei contributi a sostegno dell'editoria, programmato ora per il 2027.

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