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Fitch taglia le stime del Pil di dieci grandi economie ma l'Italia cresce

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Fitch taglia le previsioni di Pil per le principali economie del mondo, tranne per Italia e Francia. La novità è contenuta nel suo Global Economic Outlook. Le cause del rallentamento sono i grandi shock economici, dalla pandemia alla crisi del gas in Europa, che avranno un impatto negativo duraturo sulla produzione. «Il Pil nelle maggiori economie sviluppate non tornerà al suo percorso pre-pandemia, nemmeno a medio termine», ha affermato Brian Coulton, capo economista di Fitch Ratings. Fanno eccezione l’Italia e la Francia le cui previsioni sono state alzate dello 0,1%. Adesso Roma è vista a 0,7% e Parigi all’1,2%. Nel caso dell’Italia, viene spiegato, il rialzo è dovuto a un trend migliore negli investimenti.

 

Ad accusare la flessione maggiore (-0,2%) sono Regno Unito (che scende all’1,2%) Germania (1,1%) e Giappone (0,5%). Ridotta anche la stima per gli Stati Uniti di 0,1 punti percentuali all’1,7%. Le proiezioni di crescita potenziale per Australia, Canada, Svizzera e Spagna sono rimaste invariate rispetto alla valutazione precedente al 2,1%, 1,5%, 1,4% e 1,4%, rispettivamente. «Il Pil nelle economie maggiormente sviluppate non tornerà ai livelli pre-Covid nemmeno nel medio termine», afferma Coulton. 

 

Sul fronte dei dati economici, il Ministero dell’ economia e delle finanze ha comunicato che nei mesi gennaio-giugno 2023 le entrate tributarie e contributive sono state rispettivamente pari a 262.528 milioni di euro e a 126.248 milioni di euro. Facendo registrare così una variazione complessiva del +3,6% (+ 13.485 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale andamento è in linea con quanto già indicato nel DEF e incorporato nel calcolo dei tendenziali contenuti nel suddetto documento. 

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