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Stipendi e pensioni legati a costo della vita e inflazione. Meloni prepara il ritorno della scala mobile

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Giorgia Meloni, in compagnia del ministero dell’Economia, prepara una rivoluzione storica per affrontare l’attuale crisi economica e il boom dell’inflazione. Il progetto è ancora allo studio per valutare un’eventuale fattibilità, ma nei piani del governo c’è la volontà di legare stipendio e pensioni al costo della vita e dei prezzi. Come rivela Affari Italiani la misura sarebbe da introdurre eventualmente il prossimo anno nel caso in cui l'inflazione restasse sempre troppo elevata.

 

 

L'indicizzazione di stipendi e pensioni riguarderebbe solo una fascia definita di redditi, escludendo quelli più alti, e segnerebbe il ritorno alla scala mobile varata nel 1975 da Confindustria e sindacati. “Il governo Meloni non sta pensando di riproporre esattamente il provvedimento storico delle battaglie sindacali e della sinistra comunista, ma di fronte a un'inflazione ormai stabilmente sopra il 10% serve uno strumento che tuteli lavoratori e pensionati, sicuramente delle classi più disagiate ma anche della cosiddetta classe media” la spiegazione del sito dietro tale piano.

 

 

Le prime ipotesi in campo sono quelle di una indicizzazione bimestrale al costo della vita, una cifra non esattamente identica a quella dell’inflazione che comunica l’Istat, ma che comunque darà respiro a molti lavoratori e cittadini. È inoltre probabile che ci siano diverse percentuali di indicizzazione (che sarebbe quindi graduale): più alte per chi percepisce salari e pensioni più bassi e meno elevate man mano che il reddito sale. Per la ricerca di coperture finanziarie si guarda soprattutto al taglio o all'eliminazione dei numerosi incentivi e bonus introdotti negli ultimi anni. Ovviamente la platea di beneficiari della scala mobile si allargherà se saranno trovate maggiori risorse da Meloni e i suoi.

 

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