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Ecco quanto ci è costato il virus: Pil 2020 giù dell'8,8%

ISTAT: ITALIA IN RECESSIONE TECNICA, -05% PIL 3/0 TRIMESTRE

Filippo Caleri
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Il Covid presenta il conto della ricchezza persa lo scorso anno tra il lockdown e il generalizzato calo dei consumi per l'incertezza sulla pandemia. Nel 2020 il Prodotto interno lordo corretto per gli effetti di calendario è diminuito dell'8,9%, mentre per il Pil stimato sui dati trimestrali grezzi, con due giornate lavorative in più, la riduzione è stata dell'8,8%. Si tratta di una stima preliminare, quella definitivo arriverà tra qualche mese ma Il crollo certificato dall'Istat è storico. A volere ben guardare però,  il dato può essere letto anche con un relativo ottimismo perché  è comunque leggermente migliore rispetto al -9% stimato dal
governo nella Nadef (la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza) anche del -9,2% previsto da Banca d'Italia e Fondo monetario internazionale. 
La lettura nel dettaglio dei risultati evidenza come la recrudescenza della seconda ondata pandemica di coronavirus e i nuovi lockdown imposti per farvi fronte hanno fatto sentire pesantemente i loro effetti sull'andamento dell'attività economica nel quarto trimestre dell'anno scorso, dopo il robusto rimbalzo registrato nel terzo.  Se il  Covid non fosse tornato a mietere vittime e a consentire la ripresa il conto in termini di perdita di ricchezza sarebbe stato meno salato. L'Istat stima che negli ultimi tre mesi del 2020 il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, sia diminuito del 2% rispetto al trimestre precedente e del 6,6% in termini tendenziali. Il quarto trimestre del 2020 ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al quarto trimestre del 2019. Il calo generalmente registrato è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in tutti i principali comparti produttivi,
ovvero agricoltura, silvicoltura e pesca, industria e servizi. Al risultato negativo ha contribuito anche il calo dal lato della domanda. Lì il segno meno è apparso sia nella richiesta di beni nazionale sia nella componente estera netta. 

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