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Arriva il bazooka (scarico) di Conte per le imprese: 400 miliardi

Misure a rischio burocrazia e lentezza

Filippo Caleri
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Un bazooka di soldi per le imprese. Che non sono delle Stato però ma delle banche. Che metteranno a disposizione più prestiti, e più facilmente si spera, potendo contare su una garanzia del Tesoro del 90%. In parole povere se l'affidato di 100 euro non li restituisce lo Stato ridà alla banca 90 euro. Con il dl liquidità si mettono in movimento (grazie a 30 miliardi appostati a sostegno di garanzie statali)   400 miliardi di euro alle imprese, piccole medie o grandi, di cui 200 destinati al mercato interno, 200 per l'export, che sommati ai 350 del Cura Italia portano a 750 miliardi l'importo complessivo. Il testo in bozza non sembra garantire la facilità di concessione promessa farcito come è di commi, rimandi, richiami a leggi europee. Ma in attesa di capire la cosa essenziale e cioè se dal momento nel quale il dl sarà in Gazzetta Ufficiale ci si potrà recare allo sportello e uscire con il conto in nero valgono le parole dei ministri.  I prestiti saranno garantiti al 90 percento dallo Stato, "senza limiti di fatturato, per imprese di tutti i tipi - spiega Gualtieri -. Potranno arrivare al 25% del fatturato delle imprese o al doppio del costo del personale con un sistema di erogazione molto semplice e diretto al sistema bancario, attraverso Sace, con condizionalità limitate tra cui quella di non poter erogare dividendi". I prestiti andranno restituiti entro sei anni. Non basta: "Il nostro sistema produttivo è anche fatto di tante piccole partite Iva, artigiani, autonomi, professionisti - ricorda il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli -. Per questo mondo abbiamo rafforzato uno strumento che conoscono già, il Fondo centrale di garanzia, che portiamo con la possibilità di un prestito fino a 5 milioni di euro al 90% garantito dallo Stato". Non solo: per i più piccoli "fino a 25mila euro di prestito la garanzia dello Stato sarà al 100% con una procedura priva di vincoli e valutazioni andamentali. Valutiamo affidamenti fino a 800 mila euro con una garanzia statale al 90% che arriva a 100% con i Confidi", spiega il ministro che loda le misure messe in campo come "un'operazione ampissima, probabilmente la più ampia in Europa".Nel decreto entrano anche una serie di misure, come lo stop delle ritenute e dei contributi assistenziali e previdenziali e i premi di assicurazione obbligatoria sul lavoro dipendente e dei versamenti dell'Iva a favore degli esercenti attività di imprese, arti e professioni anche per aprile e maggio che da solo vale quasi dieci miliardi di euro. Non basta: c'è anche il rinvio di una serie di adempimenti fiscali - come la trasmissione del Cud - e l'atteso ampliamento del golden power. Infine la golden power. "Controlleremo scalate eventualmente ostili non solo nei settori tradizionali ma anche ai settori finanziario, energia, trasporti, acqua, sicurezza alimentare, cybersicurezza, intelligenza artificiale, salute agricoltura- spiega Conte -. Ci consentirà di intervenire nel caso ci siano acquisizioni di partecipazioni appena superiori al 10% all'interno dell'Ue". Anche in questo caso non senza ritardo. I crolli a due cifre in Borsa si sono già verificati nelle scorse settimane. Chi doveva rastrellare pacchetti di azioni lo ha già fatto. A prezzi stracciati.

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