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Governo confuso sul dopo Quota 100. E spunta Quota 101

La proposta della ministra Dadone

Filippo Caleri
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Il governo resta confuso sulla strada da intraprendere per superare le pensioni con Quota 100. Nei giorni scorsi il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, ha ribadito il concetto secondo il quale ogni anticipo pensionistico dovrà essere accompagnato da un sacrificio sull'ammontare del vitalizio. Che significa in pratica che, in caso di uscita dal lavoro senza aver raggiunto i 67 anni, l'assegno che si ottiene sarebbe fortemente decurtato perché calcolato integralmente con il sistema contributivo (anche se parte dei versamenti sono stata fatti prima del 1992 e dunque più pesanti nel conteggio). Oggi però la ministra della Pubblica amministrazione. Fabiana Dadone, ha introdotto un elemento di novità sulla possibile soluzione per la fine della Quota 100 prevista a fine 2021. Parlando a Radio Uno ha spiegato che "per noi Quota 100 resta, è importante e ci teniamo a mantenerla in piedi. Si potrà eventualmente valutare se portarla a Quota 101, ma sono valutazioni preliminari. Il trenino di prova di quota 100 rimane dov'è". Insomma l'idea è quella, almeno a giudicare dalle parole della ministra, l'uscita dalla legge targata Lega potrebbe essere morbida: un anno in più rispetto agli attuali 62 di età e 39 di contributi.  

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