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La ministra Dadone conferma: per i contratti ci sono 3,4 miliardi

Incontro a Palazzo Vidoni con i sindacati

Filippo Caleri
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Le risorse per i contratti del pubblico impiego ci sono e sono ragguardevoli: 3,4 miliardi di euro a regime. A confermarlo è stata la ministra della Pa, Fabiana Dadone, nella sua introduzione al tavolo con i sindacati convocati oggi a Palazzo Vidoni. Dunque si parte con il piede giusto per i possibili aumenti calcolati attorno a una media di 100 euro a testa. Non solo. La Dadone ha ricordato alle organizzazioni dei lavoratori i risultati raggiunti nei primi mesi di governo a favore del pubblico impiego. Come l'ampliamento delle finestre temporali per le stabilizzazioni e per la maturazione dei requisiti a favore dei precari che lavorano nello Stato, negli enti locali e nelle organizzazioni pubbliche. A cambiare anche la disciplina delle graduatorie dei concorsi con lo scorrimento totale. Ma anche il superamento del tetto alla formazione, l'aumento delle progressioni verticali (fino al 2022 e fino al 30%). La ministra ha anche anche preso il merito del superamento del limite del turn over al 100% e lo snellimento delle procedure concorsuali. Cambianenti quest'ultimi che consentiranno di coprire velocemente le posizioni lasciate aperte da chi ha approfittato dell'uscita dal lavoro con Quota 100. "Siamo qui oggi con una ottica costruttiva per avvicinarci alla fase della contrattazione", ha ribadito il ministro che dopo aver visto Cgil, Cisl e Uil incontrerà nel primo pomeriggio le organizzazioni sindacali autonome e le rappresentanze dei dirigenti. 

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