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Niente tredicesima se vai in pensione prima

I dettagli sull'Ape volontaria: se fosse previsto l'assegno di Natale le rate del prestito sarebbero troppo alte

Filippo Caleri
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Non basta pagare per andare in pensione prima. Per chi si avventura nel meccanismo ideato dal governo per consentire l'uscita anticipata (la cosiddetta Ape) rischia di rivelarsi un boccone amaro. Secondo i dettagli che iniziano ad emergere in ambienti governativi la pensione erogata per tutto il periodo dell'anticipo nel caso di Ape volontaria non prevede la tredicesima. Questo per non appesantire le rate del rimborso del prestito che deve essere acceso per pagare la parte di contributi che non sono versati negli anni che vanno dall'uscita fino alla maturazione dei requisiti. Un periodo che può arrivare fino a 3 anni e 7 mesi. Non è la sola novità che sarà scritta nel decreto della presidenza del consiglio che dovrebbe arrivate a gennaio. Tra le norme sarà inserito un tetto alla richiesta di Ape: 95% della pensione certificata mensile nel caso di richiesta di anticipo di un anno, 90% in caso di anticipo di due anni, 85% in caso di anticipo di tre anni. La decisione di mettere un limite alla richiesta di prestito e di non prevedere la tredicesima è legata secondo Palazzo Chigi alla necessità di non far salire troppo la rata del prestito da pagare una volta in pensione. Che ovviamente decurta la rata finale che il pensionato trova in banca ogni mese. «Avremmo voluto tenere più basso il premio assicurativo - hanno spiegato - ma per farlo avremmo dovuto ridurre la durata del prestito, magari a 10 anni. E a questo punto sarebbe salita troppo la rata di restituzione». Il governo ricorda anche che le mensilità sono 12 «perché si tratta di un prestito e non di una pensione» e che il prestito è comunque vantaggioso rispetto a quelli di mercato dato che il 50% dell'assicurazione e il 50% degli interessi sono a carico dello Stato. In pratica a fronte di una pensione certificata mensile netta di 1.286 euro (16.718 annui dato che le rate di pensione sono 13) si riceverà per un anticipo di tre anni fino a 1.093 euro al mese (l'85% della rata mensile) ma questi saranno erogati per 12 mesi e quindi il prestito annuo sarà solo di 13.116 euro. Su questo prestito si pagherà il 4,7% sulla rata di pensione per ogni anno di anticipo. Di fatto a fronte di un prestito netto nel triennio di 13.116 euro si restituiscono in 20 anni, con rate di 208 euro per 13 mesi l'anno, 54.080 euro.

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