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La Coca Cola italiana vale 3 miliardi di euro

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Lasocietà di Atlanta, secondo uno studio di Ethan B. Kapstein, professore di Economia politica all'Istituto europeo d'Amministrazione degli Affari (Insead), genera infatti un valore aggiunto di 3.163 milioni di euro, di cui il 40% (1.251 milioni) va alla Stato sotto forma d'imposte. Le tasse versate rappresentano lo 0,37% del totale di quelle riscosse dallo stato italiano. Il gruppo, che opera in Italia dal 1927 ed è attualmente presente con tre società, nel 2010 ha avuto un giro d'affari nel paese di oltre 1,2 miliardi e impiega direttamente 3.300 dipendenti mentre l'impatto occupazionale compreso l'indotto è pari a circa 45.300 posti di lavoro (equivalente allo 0,18% della forza lavoro totale a livello nazionale). Le bevande a marchio Coca-Cola, spiega una nota, sono prodotte in diversi paesi a opera di società di imbottigliamento locali che acquistano i concentrati direttamente da the Coca-Cola company. «Nel processo di produzione, confezionamento, promozione e distribuzione dei suoi prodotti al cliente finale - ha dichiarato il professor Kapstein durante la presentazione a cui ha preso parte anche Salvatore Gabola, direttore generale degli affari pubblici per l'Europa del gruppo Coca-Cola - agisce quindi come un'impresa prevalentemente locale, stimolando l'attività economica lungo l'intera catena del valore. Il suo operato esercita un effetto di sostegno sia sulle imprese a monte sia su quelle a valle. Tali imprese generano a loro volta - conclude - redditi ed entrate fiscali, sviluppando in questo modo l'attività economica all'interno delle loro rispettive catene del valore. In Italia si consumano 3.751 milioni di euro (411 di Iva) di prodotti a marchio Coca-Cola; il margine «trade off è 244 milioni (grande distribuzione, e gdo), 2.012 milioni il margine on-trade per il comparto Horeca, che ricava un valore aggiunto di 1,5 miliardi dalla vendita di prodotti a marchio Coca-Cola. Come rilevato dallo stesso studio del professor Kapstein, se la produzione domestica di Coca-Cola fosse azzerata a favore d'importazioni, con l'uso della sola distribuzione a livello locale, l'economia italiana perderebbe 221 milioni di euro di Pil e quasi 3.500 posti di lavoro. Fil.Cal.

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