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In Unicredit restano i soci storici Pesenti lascia il cda

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L'ad Ghizzoni: «Importante il ritorno degli Usa nel nostro azionariato»

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Cosìl'ad di Unicredit, Federico Ghizzoni ha commentato ieri le modifiche nella compagine societaria dell'istituto in seguito all'aumento di capitale da 7,5 miliardi. Ghizzoni ha sottolineato di non voler fare commenti sui singoli nomi di azionisti, anche perché soltanto la prossima settimana si avrà «il quadro completo» sulle nuove posizioni, ma ha sottolineato «l'eccellente risposta da quello che possiamo chiamare il retail italiano, in cui includiamo anche gli investimenti più significativi». Ghizzoni che non ha voluto commentare l'ingresso di Caltagirone e Della Valle nella compagine societaria (c'è tempo fino a venerdì per l'inoptato e superare la soglia del 2%) ha lodato il ritorno di interesse degli Usa sull'Italia. «È importante per noi che fondi statunitensi (come Capital Research ndr) abbiano investito sul titolo, alcuni rientrando in Europa dopo un'assenza di mesi». «La nostra operazione - ha concluso Ghizzoni - ha riaperto l'Europa agli Stati Uniti e questo ci sembra importante e ci carica anche di responsabilità». Dopo il primo cda dell'anno che ha affrontato il dettaglio della ricapitalizzazione e che consente a Piazza Cordusio «con un core tier 1 al 10,35% di essere la banca più capitalizzata in Italia e tra le capitalizzate in Europa» Ghizzoni ha spiegato che si stanno «già notando dei miglioramenti sul mercato interbancario, con le scadenze nei nostri confronti che si stanno allungando». Il cda ha anche ratificato le dimissioni dal board di Carlo Pesenti, già consigliere delegato di Italcementi. Un passo indietro motivato dall'entrata in vigore della legge 214/2011 sull'incompatibilità dei doppi incarichi per banche e assicurazioni. Pesenti siede anche nel consiglio di Mediobanca. Una norma che potrebbe pesare anche sul presidente, Dieter Rampl e sul vice presidente, Fabrizio Palenzona, entrambi in Mediobanca come vice presidente e consigliere. Il presidente Dieter Rampl, Ghizzoni e l'intero consiglio hanno espresso i più vivi ringraziamenti a Carlo Pesenti per il contributo assicurato in questi anni nell'interesse di Unicredit. Ghizzoni, poi, interpellato in merito, si è limitato a confermare che Piazzetta Cuccia è «un investimento strategico» e che Unicredit e i suoi consiglieri si atterranno «al dettato della legge». L'ad ha poi aggiunto di attendere di conoscere «le norme di implementazione» dell'articolo 36 della manovra varata dal governo e di avere «chiarezza sulla nozione di controllo». In tal senso «l'Abi - ha spiegato - sta discutendo per conto di tutte le banche, ma sta al legislatore decidere la linea». L'organo di vertice della banca guidata da Federico Ghizzoni ha anche cooptato al suo interno Helga Jung, al posto dell'uscente Cucchiani, in rappresentanza dell'azionista Allianz. La Jung è membro del management board di Allianz Se, con responsabilità per i mercati assicurativi di Spagna, Portogallo e America Latina, per le partecipazioni strategiche, m&a, legale e compliance. La Jung, in precedenza, è stata per 12 anni responsabile dell'm&a del gruppo Allianz. Il consiglio di amministrazione ha provveduto a verificare la sussistenza dei requisiti di indipendenza in capo al predetto consigliere, che ha dichiarato di non essere qualificabile quale amministratore indipendente.

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