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Monti: "Attacco all'Europa, reagire uniti"

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La doppia sberla di Standard and Poor's al debito italiano, scuote i partiti della maggioranza, che proprio oggi sono stati impegnati in una serie di incontri sulle liberalizzazioni e su quelle riforme che dovrebbero far crescere l'economia italiana. Nel governo c'è l'amarezza per una bocciatura proprio dopo una manovra che ha confermato il rigore fiscale del Paese. Di certo le indicazioni arrivate al premier Mario Monti dai leader dei partiti di maggioranza è di insistere sulle riforme, evitando altre manovre, e di puntare a una sterzata nelle politiche dell'Europa, a partire da un diverso ruolo della Bce. Bersani: sconfessata la linea Merkel Oggi Monti ha incontrato i leader di Terzo Polo, Pdl e Pd per discutere il pacchetto delle liberalizzazioni, ma il downgrade da parte dell'agenzia di rating, di cui il governo era stato informato dalla stessa S&P, è diventato centrale. Il downgrading, ha sottolineato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, rappresenta «la sconfessione della linea tedesca» incentrata solo sul rigore fiscale dei singoli Stati e bloccando strumenti di difesa dell'Euro improntati alla solidarietà europea e ai principi comunitari. Il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, citando Alain Minc, ha parlato di «comportamenti perversi» da parte dell'agenzia di rating americana. La piddiellina Beatrice Lorenzin rincara la dose: «siamo di fronte a qualcosa di più di una perversione ma ad un vero e proprio attacco speculativo a danno dell'Euro». Bossi: l'Italia va in malora Sarcasmo da Umberto Bossi: «Per fortuna che i professori dovevano risolvere i problemi. L'Italia va in malora». Ma al di là della rabbia per un declassamento arrivato dopo una manovra da 33 miliardi, sorge la domanda: che fare? E i partiti della maggioranza, ma anche dell'opposizione, invocano una brusca sterzata dell'Europa intera. Alessandro Pagano (Pdl) invita il governo a buttare a mare il patto fiscale siglato il 9 dicembre al Consiglio europeo sotto la spinta della Germania. L'economista del Pd, Francesco Boccia invita Monti a rilanciare in Europa l'idea di una agenzia di rating europea, per altro proposta sostenuta anche dal presidente della commissione europea Barroso; secondo Boccia, poi, la Consob dovrebbe ritirare l'autorizzazione a S&P. Insomma i mercati europei non possono «accettare scorribande» speculative da parte delle agenzie di rating che sono tutti americane. Anche perchè c'è il sospetto che le agenzie concorrano all'obiettivo speculativo, spiega Cicchitto, di «tenere basso l'euro». Anche il capogruppo di Idv Massimo Donadi, che è all'opposizione, si unisce al coro e invita il governo di farsi promotore in Europa di una svolta che porti «a una decisa politica monetaria della Banca Centrale Europea», cioè quella che la Merkel ha sempre stoppato. Una cosa è certa per i partiti che appoggiano il governo: senza questa svolta europea «ogni manovra di austerità fiscale rimarrà come carta straccia», secondo la sintesi di Margherita Boniver (Pdl); andare avanti a forza di manovre, ha detto Bersani, «è inimmaginabile». E quindi - come afferma Benedetto Della Vedova (Fli) - avanti con le riforme strutturali a partire dalle liberalizzazioni, su cui il governo ha incassato il sì di Terzo Polo, Pdl e Pd, con l'invito ad andare a fondo anche nei settori dell'energia (Pd e Terzo Polo chiedono lo scorporo della rete Snam da Eni), di banche e assicurazioni e dei farmaci. Il Pdl, tradizionalmente vicino alle categorie più coinvolte dalle liberalizzazioni è stato più cauto, e ha chiesto comunque che esse procedano parallelamente alla riforma del mercato del lavoro. Monti: il governo proseguirà sulla strada intrapresa Consolidamento della finanza pubblica e rilancio della competititività con misure di liberalizzazione e di riforme strutturali. Lo si apprende da fonti di Palazzo Chigi sulla decisione di S&P di abbassare a BBB+ il rating dell'Italia. Il Governo italiano chiederà anche di rendere più efficace la governance dell'eurozona affinchépossano essere sostenuti gli sforzi dei singoli Stati. A Palazzo Chigi si leggono positivamente alcune indicazioni contenute nel rapporto di Standard&Poor's. In particolare l'avviso, a pagina 4, che ci sarebbe un'ulteriore previsione negativa per l'Italia qualora il Governo tecnico non riuscisse ad applicare le riforme necessarie a causa dell'opposizione di gruppi di interesse oppure se la vita del Governo Monti fosse più breve rispetto alla durata del suo mandato. Palazzo Chigi legge anche positivamente il giudizio di S&P sul fatto che "l'indebolimento del quadro politico europeo viene in qualche modo compensato dalla più forte capacita' dell'Italia di formulare e applicare politiche anticrisi"  

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