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Utili in ripresa per Intesa SanPaolo

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Nel trimestre della crisi profitti su del 3,3%. Solidità patrimoniale in crescita

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b.Nell'ultimo trimestre, quindi, il risultato netto è stato di 527 milioni di euro, in miglioramento del 3,3% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Iconti sono a posto sebbene nel singolo trimestre siano scesi i ricavi (-6,7% a 3,8 miliardi). Guardando i nove mesi, invece, il conto economico ha risentito dei risultati dei trimestri precedenti: a fine settembre, quindi, l'utile è sceso del 12,3% a 1,92 miliardi, mentre sono migliorati i ricavi (+1,5%) a 12,52 miliardi. In sensibile miglioramento poi la solidità patrimoniale del gruppo di Ca' de Sass. La banca guidata da Corrado Passera, avendo giocato in anticipo sul capitale con un aumento da 5 miliardi di euro, adesso si ritrova al sicuro e con dei coefficienti patrimoniali ben al di sopra dei parametri richiesti (Core Tier 1 al 10,2%). Intesa SanPaolo non è stata l'unica società a presentare ieri i conti trimestrali di seguito le principali aziende. Acea. La multiutility romana chiude i primi nove mesi del 2011 con un utile netto a 63,4 milioni di euro, in calo dai 102,9 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi consolidati ammontano a 2.483,3 milioni (contro 2.161,3 del 2010). Il cda ha approvato i conti e un acconto sul dividendo 2011 pari a 0,28 euro per azione. «In uno scenario di mercato così complesso - ha sottolineato il presidente Giancarlo Cremonesi - siamo stati in grado di confermare la positiva performance industriale di tutte le aree di business, mantenendo livelli di redditività analoghi a quelli dell'anno precedente». Secondo l'ad Marco Staderini, «i principali indicatori economici al 30 settembre 2011 attestano l'efficacia della gestione operativa e finanziaria del gruppo». Anche il sindaco Alemanno socio di maggioranza ha affermato che «i principali indicatori economici mostrano che la struttura finanziaria del Gruppo Acea è solida e competitiva». Pirelli La società industriale chiude i primi 9 mesi del 2011 con un utile pari a 251,3 milioni di euro (+56,8%) e ricavi a 4.265,8 milioni (+17,9%). Tutti risultati sopra le attese degli analisti. Il risultato operativo post oneri di ristrutturazione è pari a 451,2 milioni di euro (+46,8%) con una redditività in crescita al 10,6% dall'8,5%. Per il 2011 il gruppo, si legge in una nota, si attende una profittabilità in linea con il livello più elevato dei target comunicati a luglio, Il cda ha dato l'autorizzazione a nuove emissioni obbligazionarie fino a massimi di 800 milioni di euro. I prestiti obbligazionari non convertibili, che sono stati autorizzati potranno essere collocati anche in più tranches sui mercati internazionali e le emissioni potranno aver luogo entro la fine del 2012 esclusivamente presso la platea degli investitori qualificati. Enel Green Power La società delle rinnovabili del gruppo guidato dall'ad Conti chiude i primi 9 mesi 2011 con un risultato netto di 363 milioni, con un incremento di 11 milioni (+3,1%) rispetto ai 352 milioni dei primi nove mesi 2010. I ricavi sono ammontati a 1.859 milioni di euro, in aumento del 17,6% rispetto ai 1.581 milioni del 2010, mentre l'ebitda è cresciuto del 22,8% a 1.186 milioni. L'indebitamento netto al 30 settembre era pari a 3.965 milioni contro i 3.092 milioni del 31 dicembre 2010 (+28,2%). Banca Fideuram La società del gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nella produzione, gestione e distribuzione di servizi finanziari, ha chiuso i primi 9 mesi del 2011 con un utile netto in calo a 137,9 milioni (-9,9% rispetto al 30 settembre 2010). Fideuram ha effettuato rettifiche di valore per 107,1 milioni su tre titoli governativi greci del portafoglio disponibile per la vendita; una mossa che impatta sull'utile netto: senza questa svalutazione, infatti, sarebbe stato di 209,4 milioni.

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