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Le banche fanno crollare la Borsa Milano maglia nera d'Europa

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Pesano i timori per nuovi aumenti di capitale. Spread oltre i livelli di guardia

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Milanoha vissuto le preoccupazioni degli altri mercati con l'aggiunta dell'incertezza politica legata al voto di fiducia fissato per oggi. A scatenare l'ondata di vendite che ha colpito soprattutto i titoli bancari è stato un mix di fattori: i rinnovati timori per la crisi del debito con il bollettino mensile della Bce che vede «incertezza particolarmente elevata e rischi al ribasso intensificati» adombrando nuove e più drastiche misure per i Paesi in difficoltà. Poi le anticipazioni della Ue su nuovi requisiti di patrimonializzazione delle banche e i conseguenti timori sulla necessità di nuovi aumenti di capitale. Risultato: Piazza Affari ha chiuso in calo del 3,7% mentre lo spread tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi torna a volare sopra i 370 punti base. Il confronto con la Spagna (Madrid -0,92%), per quanto riguarda i rendimenti segna intanto livelli mai registrati. A nulla è servito il buon risultato dell'asta dei Btp, con il Tesoro che è riuscito a collocare quasi l'importo massimo prefissato e a strappare rendimenti più bassi. In totale, il Tesoro ha assegnato titoli per 6,2 miliardi di euro, poco meno dei 6,5 miliardi dell'ammontare massimo previsto, registrando anche un buon andamento della domanda. Ma ieri è stata una giornata negativa soprattutto per le banche. Unicredit è stato il peggior titolo dell'intero listino, a un riferimento di 0,9265 euro (-12,10%). Piazza Cordusio è tornata sotto quota un euro, dalla quale era riemersa due giorni fa, dopo quasi due mesi di apnea. Soffrono anche Banco Popolare (-8,96% a 1,23 euro) e Intesa SanPaolo (-8,15% a 1,284 euro). Male Ubi Banca (-6,03% a 2,99 euro) e Mps (-4,05% a 0,4071 euro). Il settore è stato colpito dalle vendite in tutta Europa: solo per citarne alcune, SocGen -6,69%, Bnp Paribas -5,67%, Credit Agricole -5,68%; Deutsche Bank -5,60% e Commerzbank -4,82%. Tra gli industriali Enel cede il 3,12% a 3,482 euro, per via di dichiarazioni dell'amministratore delegato Fulvio Conti sulla Robin Tax che, incidendo sull'utile netto, avrà un impatto sui dividendi, anche se un portavoce ha precisato che la politica dei dividendi rimarrà immutata. L.D.P.

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