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Borse europee in profondo rosso

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E Moody's boccia la manovra

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{{IMG_SX}}Avvio in profondo rosso per le Borse europee, preoccupate per le divisioni di posizioni emerse dall'incontro dei ministri europei avvenuto nel fine settimana. Il Ftse mib cede il 2,6% e il Ftse all share il 2,46%. Vanno male le banche con intesa sanpaolo che cede oltre il 4%. Giù anche Fiat (-3,7%) e Pirelli (-2,15%), mentre tentano di arginare i danni le Bpm (-0,6%) e le Campari (-0,9%). I responsabili europei delle finanze, che si sono riuniti nel corso del fine settimana, secondo gli operatori, non hanno sposato una linea comune, non hanno fornito indicazioni concrete per una risoluzione della crisi e hanno inoltre espresso forti critiche nei confronti della Grecia. Le Borse sono preoccupate per la situazione della Grecia, a dispetto del fatto che ieri il governo ellenico abbia convocato una seduta straordinaria e abbia annunciato che procederà a varare nuove misure straordinarie per il budget 2012. In tal modo l'esecutivo greco spera di ottenere la tranche di aiuti da 8 miliardi di euro ad ottobre. Questo pomeriggio qualche novità emergerà dalla teleconferenza che si terrà tra il ministro greco delle Finanze Venizelos, e i rappresentanti della "troika", ovvero della Bce, dell'Unione europea e del Fondo monetario internazionale. In Germania sono evidenti le spaccature: il ministro delle Finanze, Schauble, ha ripreso il collega dell'Economia, che nei giorni scorsi aveva evocato un fallimento della Grecia. Quanto all'Italia, Moody's ha annunciato nei giorni scorsi di continuare a mantenere sotto osservazione il Belpaese, confermando per adesso il giudizio di aa2. A Milano sono deboli le azioni delle banche, anche se hanno recuperato punti rispetto alle prime battute, sostenendo così un lieve recupero del listino (adesso il ftse mib cede lo 0,99%). Così Banco popolare cede l'1%, Mps lo 0,34% e Intesa Sanpaolo lo 0,4%. Ubi arretra dello 0,4%, mentre Bper cede il 2,7% nel suo primo giorno nel paniere Ftse mib, al posto di Ansaldo (-2%). Hanno invece repentinamente imboccato la strada del rialzo le Bpm (+0,38%) e le Unicredit (+2%). Finmeccanica cede oltre il 3%, dopo le fiammate della scorsa settimana innescate dall'ipotesi che la società ceda Ansaldo Breda e Ansaldo sts. Fiat sta tentando di arginare le perdite (-0,8%), dopo un avvio rovinoso, così come Pirelli (-0,9%). Tra le azioni fuori dal paniere principale volano le Neurosoft (+12%), mentre vanno giù le Juventus (-8,9%). La squadra di calcio, che ieri ha vinto a Siena con un gol di scarto, non ha convinto i propri fan. Nel resto d'Europa Bnpparibas (-4,3%) continua a perdere punti, in buona compagnia con Socgen che accusa un ribasso di oltre il 6%. Sale ancora lo spread tra i Btp e i Bund. Alle 9,30 il differenziale tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi è aumentato a 385 punti rispetto ai 364 segnati in apertura. In mattinata tutte le principali Borse europee hanno aperto in calo. Una tendenza che ha coinvolto anche Piazza Affari che, in avvio perdeva oltre il 2%. Gli indici hanno tentato un lieve recupero poco dopo l'avvio, ma hanno poi ripreso a scivolare con decisione. Il Ftse mib cede il 2,67% e il Ftse all share il 2,74%. Parigi arretra del 2,9%, Madrid del 2,6% e Londra del 2,17%. Va peggio di tutti Francoforte, che accusa una flessione del 3,1%.

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