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L'inflazione accelera ad agosto (2,8%) Il traino da benzina, trasporti e assicurazioni

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Alnetto dei soli beni energetici il tasso di crescita tendenziale dell'indice dei prezzi al consumo resta stazionario al 2,1%. Infatti il principale effetto sull'inflazione l'ha avuto l'aumento congiunturale dello 0,9% dei prezzi dei beni energetici. In una anno la benzina è aumentata del 16% e il gasolio del 20,3%. In forte aumento anche i prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+2,5% congiunturale) mentre si registra un effetto di contenimento dell'inflazione dalla diminuzione congiunturale dei prezzi dei beni alimentari non lavorati (-0,4%). A livello congiunturale sono aumentati in modo consistente i prezzi dei tabacchi (+1,1%). I beni alimentari hanno registrato una variazione nulla rispetto ad agosto e un aumento del 2,2% rispetto ad agosto 2010. Secondo l'Ufficio Studi Confcommercio sono state confermate le attese di un'estate caratterizzata da un'inflazione crescente per effetto delle tensioni sui prezzi dell'energia, dei tabacchi e dei servizi di trasporto, con l'aggiunta dell'ormai usuale spinta inflazionistica proveniente dal settore delle assicurazioni. «Viceversa - prosegue la nota - si conferma il ruolo disinflazionistico dei beni e servizi offerti sui mercati liberalizzati, come nel caso degli alimentari freschi e dei servizi ricettivi e di ristorazione. Per questi ultimi, in agosto si registra una diminuzione congiunturale dello 0,4% che ha portato la variazione tendenziale relativa al settore all'1,8%, un punto in meno rispetto alla variazione dell'indice generale». Secondo Confcommercio, nonostante questo rialzo, la stima per la variazione dei prezzi complessiva per il 2011 resta al 2,7%. L'amministratore delegato dell'Eni, Paolo Scaroni, ha spiegato che «l'andamento dei prezzi dei carburanti è legato a vari fattori. Dipende dai prezzi del greggio, dal cambio e da altri fattori. Noi seguiamo gli indici dei prezzi della benzina e del gasolio internazionali sia in salita che in discesa contrariamente a quanto pensano molti».

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