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Le banche europee sfoltiscono gli organici Via 40.000 posti

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Segnodi un settore ancora in difficoltà e che vede in particolare gli istituti europei costretti a correggere di nuovo la rotta, dopo aver bruciato 230.000 posti di lavoro dall'inizio della crisi finanziaria dei mutui subprime. L'intervento più massiccio è del colosso Hsbc Holdings che ha pianificato 30.000 uscite da qui al 2013 (296.000 il totale dei dipendenti alla fine del primo semestre di quest'anno). La crisi delle banche d'affari - con gli istituti che stanno reagendo al calo dei ricavi da contrattazione e alle preoccupazioni per l'impatto della crisi del debito - potrebbe presto portare a ulteriori riduzioni. Alcuni analisti della City calcolano che nel solo distretto finanziario di Londra rischiano di venire eliminate entro la fine dell'anno fino a 16.000 posizioni. Corposo il taglio di personale programmato dalla svizzera Ubs con 5.000 licenziamenti, circa il 4% dei suoi 50.000 dipendenti. Credit Suisse ne prevede 2.000 e anche Barclays è in procinto di varare drastiche riduzioni di personale e di costi.

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