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I conti del 2010 meglio del previsto

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L'amministratoredelegato, Sergio Marchionne, che è ancora negli Stati Uniti, dovrebbe rientrare a Torino domani. Il bilancio, che riguarda un anno particolarmente difficile soprattutto per il mercato auto, è l'ultimo del gruppo prima della scissione tra Fiat (auto) e Fiat Industrial (camion, macchine movimento terra e trattori). Per gli analisti i risultati saranno migliori del previsto, così come per gli altri costruttori occidentali, grazie soprattutto alla forte domanda dai Paesi emergenti: l'utile netto è atteso intorno a 455 milioni di euro a fronte di perdite nette per 848 milioni nel 2009 e un risultato della gestione ordinaria positivo per 2,17 miliardi. Fiat Group Automobiles dovrebbe chiudere l'esercizio 2010 con un utile della gestione ordinaria pari a 585 milioni, mentre per l'Iveco è atteso un risultato positivo per 225 milioni e per Cnh per 835 milioni. Già i nove mesi si erano chiusi in modo positivo («conti eccellenti, superiori alle attese», aveva detto Marchionne), tanto che la Fiat aveva mostrato fiducia sui risultati 2010 e aveva rivisto «significativamente al rialzo gli obiettivi». Il quarto trimestre, sempre secondo gli analisti, dovrebbe chiudere con un utile netto pari a 180 milioni e un utile della gestione ordinaria pari a 580 milioni. Per Fiat Group Automobiles è atteso un utile della gestione ordinaria intorno ai 115 milioni, per Cnh a 230 milioni e per Iveco a 90 milioni. Per quanto riguarda l'indebitamento netto industriale del gruppo la previsione è che il dato sia negativo per 3,90 miliardi. A Piazza Affari è stata una giornata negativa per i titoli del gruppo, con un calo del 2,81% per Fiat, del 4,41% per Industrial e del 2,14 per la holding Exor. La scorsa settimana l'agenzia Fitch ha diffuso un report nel quale gli analisti hanno dichiarato che i conti del 2010 saranno robusti e migliori delle attese e ha detto che i risultati dello scorso anno non dovrebbero avere alcun impatto sui rating del gruppo.

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