La Grecia fa paura: borse a picco

Martedì nero per le Borse europee che hanno bruciato circa 140 miliardi di euro sui timori per l'insufficienza del piano di salvataggio della Grecia e sul rischio di contagio ad altri Paesi dell'area euro. A picco Atene (-6,6%), Madrid (-5,4%) e Lisbona (-4,2%). Milano ha lasciato sul terreno il 4,7%, appesantita dal peso delle banche sul listino principale, Londra il 2,56%, Francoforte il 2,6%, Parigi il 3,6%. MALE L'EURO - È durato appena un giorno il "rimbalzo" dell'euro (e delle borse continentali) dopo il maxi-salvataggio da 110 miliardi di euro deciso domenica in favore della Grecia. A evidenziare le incertezze del mercato, che in Europa ha visto sprofondare gli indici di Borsa e sta pesando anche su Wall Street, l'andamento dell'euro che - sottolineano gli analisti - sconta il peso delle incertezze degli interrogativi senza risposta. In Europa la moneta comune chiude la giornata a 1,3031 dollari continuando a perdere quota e toccando il livello più basso degli ultimi dodici mesi (ieri la quotazione era stata di 1,3161). INTERVENGA LA BCE - Ad aggravare la situazione, le voci - seccamente smentite oggi pomeriggio dal premier spagnolo Zapatero - su una possibile richiesta di aiuti da parte di Madrid per 280 miliardi di euro. "Ho sentito parlare di questa voce e non le do alcun credito", ha dichiarato durante una conferenza stampa a Bruxelles, in reazione alle nuove speculazioni sui mercati che riguardano la Spagna. "E' una follia, un'assurdità enorme". Scendere sotto la soglia - psicologica, più che tecnica - di 1,3 euro per dollaro potrebbe essere questione di ore, aprendo scenari valutari difficili da immaginare. In un simile scenario, l'attenzione di molti analisti si sposta sulle prossime mosse della Banca Centrale Europea, dopo che ieri Francoforte ha dichiarato di accettare i bond "spazzatura" di Atene come garanzia, violando una delle sue regole auree. Difficile attendersi svolte importanti dalla riunione mensile del Consiglio della Bce, in programma giovedì prossimo a Lisbona, a ventiquattr'ore dall'apertura del vertice straordinario dei capi di Stato e di governo dell'Eurozona, che si svolgerà a Bruxelles su convocazione del presidente della Ue, Herman Van Rompuy.