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Profumo al traguardo

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C'èquasi tutto in casa Unicredit per definire cosa farà il country chairman per l'Italia, la figura di riferimento chiesta dalle Fondazioni socie della banca per controbilanciare il potere dell'ad Alessandro Profumo nella riorganizzazione della struttura, manca solo il nome. Gli enti territoriali che siedono nel cda di Piazza Cordusio hanno vinto la prima battaglia. La riunione del comitato strategico permanente del gruppo, che ieri si è confrontata per circa tre ore nella sede di Piazza Cordusio, ha tracciato poteri e deleghe della figura che avrà la responsabilità delle attività italiane dopo il riassetto della Banca Unica, ribattezzato anche «Bancone». Nel corso dell'incontro però - si è appreso da fonti finanziarie - non sarebbero stati fatti nomi e proposte candidature. Così in attesa del cda del 13 aprile che dovrà varare il progetto di riassetto restano sul tavolo quelli dei top manager dei gruppo circolati nei giorni passati. «L'incontro odierno (ieri ndr) ha permesso di approfondire tutti gli aspetti del progetto e il ruolo del country chairman. Siamo in linea con la tabella di marcia», ha riferito un portavoce di Unicredit. Il varo della Banca Unica con il responsabile per l'Italia è rinviato a martedì prossimo. Quel giorno il cda straordinario sarà preceduto da una nuova riunione del comitato strategico, dal comitato nomine e dal comitato remunerazioni. La riorganizzazione, che prevede la fusione nella holding delle banche controllate in Italia, è stata voluta dall'amministratore delegato Profumo, ed è all'origine del braccio di ferro che ha portato le fondazioni azioniste, Cariverona in testa, a rilanciare e a proporre una figura di responsabile per contenere il potere, giudicato eccessivo, dello stesso Profumo. Il toto nomine è già partito da qualche giorno e tra quelli più accreditati ci sono quello di Gabriele Piccini, responsabile Retail Italy Network e amministratore delegato di Unicredit Banca e di un altro tecnico, Piergiorgio Peluso, responsabile Corporate investment banking Network Italia e reputato uomo vicino a Cesare Geronzi. È stato fatto poi il nome di Federico Ghizzoni, che vanta una carriera all'estero, ed è ora responsabile del Central and Eastern Europe business. Tra i vice di Profumo sono stati indicati come papabili Sergio Ermotti (corporate) e Paolo Fiorentino (global banking services). Da segnalare infine che ieri Fiorentino mentre era in corso il comitato strategico, ha visto per un caffè, sotto la sede della banca, Daniela Santanchè, sottosegretario per l'attuazione del programma di governo.

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