Brunetta insiste sui bamboccioni: "Italia, Paese di ipocriti"
Divide ma sollecita anche proposte l'idea del ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, di dare 500 euro al mese ai giovani, per facilitarne l'uscita da casa, intervenendo sulle pensioni di anzianità. Alle critiche di inutile provocazione o possibile scontro generazionale, il ministro replica che «l'Italia è un Paese di ipocriti», in cui «si spende troppo per le pensioni e troppo poco per i giovani», «si parla di patto generazionale, soprattutto a sinistra» mentre occorre «una riflessione su noi stessi e sulla nostra organizzazione sociale». Un'idea su cui ragionare, dunque, sostiene Brunetta, poiché i giovani fino a 30 anni e oltre «stanno a casa per l'egoismo dei padri»; «si spende troppo per i padri mandandoli in pensione a 52 o 55 anni, per le pensioni di invalidità e per il welfare spendaccione. Ai giovani, invece, non si da niente». Che sia necessario «ridistribuire con maggiore equità le risorse del welfare a favore dei giovani», nel governo «c'è condivisione», afferma il ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, «convinta che una delle vie da percorrere sia ancora l'innalzamento dell'età pensionabile». Per il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, i giovani sono vittime «di percorsi educativi insufficienti e fragili che hanno determinato una insufficiente occupabilità».