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Gli statali tornano al lavoro

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Ilministro Renato Brunetta raggiunge un altro successo nella sua lotta agli statali «fannulloni». A luglio la riduzione delle assenze per malattia nel pubblico impiego, rispetto allo stesso mese del 2008, è stata del 17,3%. Il dicastero ha però specificato che si tratta di una stima ancora provvisoria riferita al complesso delle amministrazioni pubbliche, a esclusione dei comparti scuola, università e pubblica sicurezza. «Il risultato - si legge in una nota - è tanto più significativo se si considera che già a luglio 2008 il monitoraggio evidenziava una riduzione di oltre il 37,1% delle assenze per malattia, in conseguenza della disciplina più rigida che il governo aveva appena varato (decreto legge n. 112/2008). A dodici mesi di distanza il bilancio degli interventi del governo - continua il ministero - è quindi senza dubbio positivo, se si pensa che dal luglio 2008 la riduzione media annua delle assenze per malattia è stata di circa il 37%, pari a circa 15 milioni di giornate lavorate in più in tutta la Pubblica amministrazione di lavoro. Si può quindi affermare che essi hanno modificato in maniera strutturale i comportamenti dei pubblici dipendenti. Sembra ormai consolidarsi nel pubblico impiego un comportamento di maggiore responsabilità ispirato a principi di correttezza professionale e riconoscimento del merito». Sul punto è intervenuto lo stesso ministro Brunetta che ha spiegato come «i dati sul calo delle assenze per malattia tra i dipendenti pubblici sono clamorosi e senza precedenti: sommando la riduzione del 37,1% registrata nel luglio 2008 (sullo stesso mese dell'anno precedente) a quella del 17,3% registrata nel mese appena trascorso (rispetto allo stesso luglio 2008) si scopre che in un solo anno la riduzione delle assenze nel pubblico impiego è stata ben superiore al 50%». L'indagine mensile indica una tendenza alla contrazione degli eventi di assenza superiori a 10 giorni, che rispetto a luglio 2008 si riducono del 21,6%. Nella stessa direzione vanno anche i dati sulle assenze per altri motivi che, sempre rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, si riducono del 9,1%. Con riferimento alle assenze per malattia, i dati di giugno segnalano come le più rilevanti riduzioni siano riferibili al comparto della sanità (-22,3%) e alla amministrazioni provinciali (-21,4%). Per quanto riguarda gli eventi di assenza superiori a 10 giorni, le riduzioni più significative riguardano le amministrazioni centrali (-29,6%) e quelle provinciali (-29,0%). Limitatamente alle assenze per altri motivi, le riduzioni più rilevanti si registrano negli enti di previdenza (-16,0%) e nel comparto della sanità (-14,5%). Quanto alle diverse macro-aree del Paese i tassi di riduzione delle assenze per malattia appaiono piuttosto differenti fra loro: le variazioni sono comprese tra il -13,6% delle Regioni del Nord Est e il -23,8% di quelle del Mezzogiorno.

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