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Benzina meno cara, il no dei petrolieri

Carobenzina

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I petrolieri dicono «no» al governo su una possibile riduzione del prezzo della benzina. Che negli ultimi giorni, in coincidenza con l'esodo estivo, ha ripreso la corsa al rialzo. Il sottosegretario con delega all'energia, Stefano Saglia, che ha presieduto l'incontro con le principali compagnie su incarico del ministro Scajola, ci ha provato in tutti i modi: ha chiesto con forza di non attuare comportamenti speculativi, di non aumentare ulteriormente i prezzi e, possibilmente, di ridurre il differenziale di costi con l'Europa. Visto che secondo i calcoli del Ministero ci sarebbero i margini per un ribasso di almeno due centesimi al litro. Non così per le società del settore rappresentate dall'Unione petrolifera secondo la quale gli aumenti registrati in questi ultimi giorni sono ben al di sotto di quanto sarebbe stato giustificato dall'andamento internazionale dei prezzi. Un muro contro muro insomma che non porterà alcun beneficio ai milioni di italiani che stanno raggiungendo le località delle vacanze. Così al governo non è rimasto altro che agitare l'improbabile bastone della trasparenza al distributore. Con la legge sviluppo (che entrerà in vigore il 15 agosto), ciascun punto vendita della rete carburanti dovrà comunicare al Ministero dello Sviluppo Economico i prezzi effettivi praticati alla pompa e saranno sanzionati coloro che ometteranno la comunicazione: in questo modo i consumatori potranno scegliere il punto di rifornimento più conveniente nella propria area. Dopo l'incontro risolto con un nulla di fatto è sceso in campo anche Scajola che ha chiesto al Garante per la sorveglianza dei prezzi di avviare indagini sull'andamento dei listini di carburanti; ha deciso di mantenere un confronto costante con l'Antitrust per verificare il comportamento delle compagnie a fronte di aumenti generalizzati e contemporanei; ha assunto l'impegno di valutare la fattibilità di alcune proposte provenienti dalle Associazioni dei consumatori per stabilizzare le continue oscillazioni di prezzo fino all'estrema conseguenza di consentire variazioni periodiche; ha disposto di proporre, d'intesa con le Regioni, norme più snelle per favorire l'aumento della diffusione di carburanti ecologici ed economici sostitutivi di benzina e gasolio, a cominciare dal metano I consumatori però vogliono di più. E dopo aver chiesto una riduzione dei prezzi e l'intervento della Guardia di Finanza per sequestrare gli impianti che speculano.

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