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Esiste anche la finanza «buona»

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Ed infatti è proprio questa «finanza» che ci sta impoverendo anche se adesso magari dimentichiamo che è sempre la stessa finanza ad averci talvolta fatti felici quando ci regalava degli improbabili rialzi del 20% al giorno sui titoli della famosa «new-economy». Qui è il punto. La finanza, nella sua accezione più generale, dovrebbe consistere semplicemente in un insieme di attività atte a proteggere gli operatori industriali da rischi relativi ad operazioni in valuta, su materie prime o sui tassi di interesse (i famosi prodotti derivati), piuttosto che rappresentare l'andamento dei cosiddetti «fondamentali», cioè il reale andamento economico-finanziario delle società quotate, tramite i titoli azionari od i famigerati «bond». Nel tempo invece, a fronte di una richiesta a livello mondiale da parte di tutti gli investitori di risultati economici aziendali sempre maggiori ed in tempi sempre più ridotti, il «sistema finanza» ha creato mostri in modo tale da realizzare, ma io direi più correttamente, da anticipare profitti futuri, facendo assumere alle società posizioni di rischio di entità tali da addirittura far intravedere il fallimento delle aziende stesse. Questi strumenti si sono sempre più distorti mischiandosi diabolicamente con la speculazione fino a permettere ad aziende di raddoppiare il valore delle azioni in pochi giorni, quando magari invece l'utile annuo era in calo e l'indebitamento in crescita, trasformando così le Borse mondiali in mere sale scommesse. Da qui gli scandali Parmalat, Cirio ed i piccoli risparmiatori sempre più poveri. Attenzione però, la finanza se usata con attenzione può invece produrre enorme valore per gli azionisti privati e pubblici e, come nel caso di Hera - la bolognese multi-utility operante nel settore dell'acqua, gas, elettricità ed ambiente - anche per i cittadini e i lavoratori stessi. L'esempio di «buona finanza» potrebbe consistere proprio nella recente emissione obbligazionaria (il Put Bond) emessa da Hera S.p.A. un prodotto finanziario innovativo ideato «in casa» che ha creato nel mercato molto scalpore, sia per il prezzo molto basso, sia per la tempistica (è stata collocata nel momento peggiore di mercato). In sintesi, utilizzando una serie di strumenti finanziari (bond, opzioni, ecc), si è costruito un prodotto innovativo che ha permesso di ridurre in modo molto significativo il costo del denaro impiegato dall'Azienda per finanziare il proprio sviluppo, permettendo di realizzare un utile netto maggiore che è stato, viene e verrà distribuito ad azionisti (come utili) e cittadini (come minori tariffe, o minori aumenti delle tariffe). *Chief Financial Officer di Hera S.p.A.

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