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L'Europa frena, Bce medita la stretta

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Eppure anche in presenza di dati negativi l'ortodossia dei falchi della Eurotower nella difesa a oltranza della stabilità della moneta non si smentisce. Questa volta la possibilità di un nuovo rialzo del costo del denaro è stata annunciata da uno dei falchi del board della Bce. «Il persistere delle tensioni sui prezzi - ha detto ieri Klaus Liebscher, membro del direttivo dell'istituto di Francoforte - dà ancora spazio per aumentare il costo del denaro, nonostante le difficoltà della congiuntura». Un'affermazione probabilmente azzardata ma che conferma come non siano campate in aria le voci che danno in arrivo entro la fine dell'anno un aumento del tasso di interesse ufficiale al 4,5%. Questo anche se il dato dell'M3 a giugno (che include la liquidità circolante, alcune tipologie di depositi e le quote di fondi monetari detenuti da investitori istituzionali) ha registrato un calo della crescita, +9,5% contro +10,0% del mese precedente. M3 è uno dei parametri tenuto in considerazione dalla Bce per le decisioni di politica monetaria e un suo rallentamento di fatto ridimensiona l'allarme-inflazione dovuto a un eccesso di liquidità. E di prezzi senza freni si è parlato al ministero dello Sviluppo Economico in un incontro chiesto da Mr. Prezzi, Antonio Lirosi, con le principali associazioni del settore balneare, per discutere dei rincari dei servizi da spiaggia cresciuti a maggio del 16,5%. Gli operatori hanno manifestato la disponibilità a sottoscrivere un impegno per la riduzione consistente dei prezzi nella fascia pomeridiana a partire dal primo agosto e l'incremento delle offerte speciali e degli sconti. Sul carovita è arrivato ieri anche l'affondo del leader della Cisl, Raffaele Bonanni, che ha detto: «Non si capisce perché ogni qualvolta scende il prezzo del petrolio non scende il prezzo della benzina e del gasolio. È uno di quei strani misteri su cui qualcuno dovrebbe rispondere».

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