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Filippo Caleri [email protected] Niente da fare. La Banca ...

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«Restano rischi al rialzo per l'inflazione nel medio periodo», ha ribadito il numero uno di Eurotower. Un motivo sufficiente per la prima stretta monetaria dal giugno 2007, che porta i tassi di riferimento dal 4% al 4,25%, un valore che non veniva toccato dall'agosto del 2001. E soprattutto un dato che allarga ancora di più la forbice dai tassi applicati in Usa, fermi al 2% dal 30 aprile scorso. «I prezzi al consumo rimarranno alti per un periodo più lungo del previsto», ha spiegato Trichet, e inizieranno a scendere «gradualmente solo nel 2009». Il mercato ha però reagito bene alle parole del presidente dell'Eurotower, che ha sottolineato di «non aver preso alcun impegno preventivo» sul fatto che la decisione potesse rappresentare solo la prima di una serie di strette monetarie, come accaduto nel dicembre del 2005. L'assenza di orientamenti preventivi e il richiamo ai rischi per la crescita futura legati al prezzo di petrolio e alimentari, oltre che alle tensioni sui mercati finanziari, sembrano però aver convinto gli analisti che il rialzo odierno potrebbe essere l'unico del 2008. Trichet ha sottolineato, infatti, che petrolio e alimentari stanno «erodendo il potere di acquisto» dei cittadini europei, «aumentando i rischi sui prezzi nel medio termine». Attenzione anche sulle contrattazioni salariali, perché la Bce teme che possano produrre effetti negativi di secondo livello sull'inflazione. Per questi motivi, sebbene la decisione odierna sui tassi «aiuterà a raggiungere l'obiettivo fissato sull'inflazione», Francoforte «continuerà a monitorare con attenzione tutti gli sviluppi», pronta ad agire in caso di nuovi boom inflazionistici. Perché, ha aggiunto Trichet, «il nostro principale obiettivo è il mantenimento della stabilità dei prezzi nel medio termine» ed è «imperativo» ancorare le aspettative al reale andamento dell'inflazione. Nessun cedimeto alla politica dunque. «La Bce è indipendente», ha sottolineato Trichet, «e non ha bisogno di consigli esterni».

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