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Autostrade, rischio blocco tariffe

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Ma così non sarà e ad affermarlo a chiare lettere è lo stesso ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro, che ha detto: gli adeguamenti, chiesti da Autostrade come tutte le altre società concessionarie lo scorso 30 settembre, «sono al momento sospesi». E ha fissato il termine al prossimo 18 febbraio. È infatti in corso un'istruttoria voluta da Di Pietro e affidata al Nars, il nucleo di valutazione del Tesoro, per verificare lo stato di qualità del servizio. Secondo indiscrezioni, la richiesta avanzata da Autostrade spa sarebbe per un aumento di circa il 2,25%. Gli aumenti - puntualizza Di Pietro, che ha di fatto scardinato il vecchio meccanismo del silenzio-assenzo che portava a una automaticità degli aumenti annuali - «non sono automatici. L'azione politica di questo ministero, in materia di pedaggi autostradali - dice - è sempre stata chiara: le tariffe autostradali possono aumentare solo a fronte di un effettivo miglioramento della qualità del servizio reso agli utenti delle autostrade». «Non a caso - prosegue il ministro - abbiamo voluto mettere fine alla cattiva abitudine di considerare automatici gli aumenti tariffari e abbiamo aperto un'istruttoria a fronte delle richieste di aumento da parte delle concessionarie, che sono stati per il momento sospesi». Ma il gruppo Autostrade dice di attendersi il via libera agli aumenti almeno per marzo. «Mi auguro - ha affermato il presidente Gian Maria Gros-Pietro - che almeno per il 2007 l'aumento tariffario sia stato già definito» prima dell'udienza «che mi sembra sia stata fissata per il 31 marzo» sulla vertenza giudiziaria con l'Anas. Gros Pietro ha confermato che la società non adotterà iniziative legali nei confronti di Anas, e ha ribadito la disponibilità al dialogo con il ministro, sperando tuttavia in un miglioramento dell'attuale quadro normativo. «Lasciamo che le cose facciano il loro corso», è stato il commento di Alessandro Benetton, il gruppo cui fa capo Autostrade. «Un gruppo di imprenditori è continuamente obbligato ad avere nuovi progetti. Questo in generale, però lasciamo che le cose facciano il loro corso». Il IV atto aggiuntivo 2002-2007 stipulato da Autostrade con Anas va in scadenza a fine 2007 ma per il gruppo avere un quadro normativo certo è vitale, come hanno ribadito a più riprese i suoi vertici, per il valore societario. E intanto, dopo il tramonto delle nozze spagnole, si rafforzano le voci su un possibile interesse da parte di una cordata italiana in cui sarebbero presenti istituti creditizi.

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