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di GIULIO STRADA AIR France non commetterà nessuna «rapina» e non punta alla conquista del ricco mercato ...

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Ma aggiunge che se l'operazione alla fine si farà sarà alle sue condizioni perchè dovrà creare valore per Air France-Klm e non farle passare tre o quattro anni difficili rischiando di «impoverirla». «Non ho l'ambizione di impossessarmi del mercato italiano, non è una cosa che mi riguarda. È vero che mi interessa, ma non si può mica andare su un mercato e fare una rapina», ha detto Spinetta ieri mattina in una intervista alla radio Europe 1. L'annuncio fatto giovedì da Spinetta dell'avvio di contatti con Alitalia per esplorare la possibilità di una fusione che facesse uscire la compagnia italiana dalla crisi in cui si sta avvitando aveva fatto pensare che il giorno dopo Prodi e Chirac avrebbero dato un'accelerazione al progetto dal vertice italo-francese di Lucca. Invece c'è stato un raffreddamento da parte italiana, causato appunto dalle dure condizioni poste da Spinetta in termini di diminuzione di aeroplani e di esuberi in Alitalia. Un atteggiamento di cautela da parte del governo che ha trovato conferma nella decisione del ministero dell'Economia, titolare del 49,9% di Alitalia, di nominare prima di Natale due advisor, uno finanziario e l'altro industriale e di far individuare a loro anche eventuali altri possibili partner oltre ad Air France. Che in ogni caso, malgrado l'incrocio azionario del 2% e la collaborazione di lunga data, se vorrà Alitalia dovrà partecipare anch'essa ad una gara come gli altri eventuali candidati. Una situazione che spiega i toni più morbidi usati da Spinetta ieri. Se la fusione si farà il nome Alitalia continuerà ad esistere perchè «è un marchio prestigioso conosciuto in tutto il mondo» e poi la compagnia «ha fatto progressi considerevoli per la riduzione dei costi». Ma ha comunque ribadito la necessità che Alitalia scelga una strategia commerciale reale, a cominciare dalla scelta tra i due hub di Fiumicino e Malpensa: «il mercato d'affari è soprattutto al nord e Roma è la capitale politica, il centro di gravità dovrà essere in uno dei due, non dico che bisogna chiudere uno dei due aeroporti, ma è necessario che l'accento venga messo su uno soltanto».

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