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L'iniziativa promuove la lettura nelle scuole superiori

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«Il quotidiano in classe» compie sette anni

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È con questo spirito che torna anche quest'anno «Il quotidiano in classe», iniziativa curata dall'Osservatorio Permanente Giovani Editori e presentata ieri a Milano dal suo presidente, Andrea Ceccherini. «Siamo alla settima edizione - ha spiegato Ceccherini - e ci fa piacere constatare che sia il mondo della scuola, sia il mondo dell'editoria continuano a sostenerci, consapevoli che la crescita di un Paese passa anche attraverso iniziative come la nostra». Sono quindici i quotidiani che, ormai da sette anni, vengono distribuiti in classe da 37.609 docenti, coinvolgendo 1.502.731 studenti delle scuole medie superiori italiane: Corriere della Sera, La Stampa, Sole 24 Ore, Nazione, Giorno, Bresciaoggi, Resto del Carlino, Adige, Unione Sarda, Giornale di Vicenza, Il Tempo, Gazzetta del Sud, Arena, Gazzettino, Gazzetta di Parma. «Il progetto prenderà il via il 23 ottobre - ha precisato Ceccherini - e ha la stessa valenza degli anni scorsi: recuperare l'ora di educazione civica per aiutare gli studenti a svuluppare il loro spirito critico, aiutarli a scoprire il piacere dell'approfondimento. Aiutarli cioè ad andare al di là dello slogan pubblicitario o dell'sms». All'iniziativa, seguita tradizionalmente da un grande convegno al quale partecipano i direttori delle principali testate italiane («Crescere tra le righe», a maggio a Bagnaia, in provincia di Siena), anche quest'anno non è presente La Repubblica. Perché? «Non so - ha risposto Ceccherini - La testata è stata ovviamente invitata e le porte per La Repubblica sono sempre aperte, ci mancherebbe. Sarebbe la benvenuta». Anche perché all'ultima edizione di «Crescere tra le righe» parteciparono, oltre ai giornali citati, alcune delle testate più importanti in Europa come The Times, El mundo, Le Monde, Frankfurter Allgemeine. «Il nostro obbiettivo - ha sottolineato Andrea Ceccherini è dichiarato: aiutare un giovane che va alle superiori a scoprire il gusto della lettura del giornale. Dopo sette anni di semina ci sembra che i primi risultati stiano arrivando. Secondo i dati forniti da Audipress, il numero di giovani lettori, cioè di persone comprese tra i 18 e i 24 anni di età che ogni giorno leggono il giornale, è passato da 1.957.000 a 2.096.000. Mentre il numero di coloro che lo leggono almeno una volta la settimana è passato da 2.947.000 a 3.158.000». Dati in controtendenza, dunque, rispetto a quelli forniti dagli editori, che lamentano se non un calo, quantomeno una non-crescita del numero di lettori. «Tra i lettori giovani - ha precisato Ceccherini - i dati sono questi. E ci piace pensare che sia anche frutto del nostro lavoro». È per questo che «Il quotidiano in classe» torna anche quest'anno. A fine stagione a Bagnaia in occasione di «Crescere tra le righe» verrà presentata una ricerca «su come i giovani vorrebbero i giornali». Tra i relatori del convegno edizione 2005 anche un nome d'eccezione: l'ex responsabile della Sala Stampa Vaticana Joaquim Navarro Valls.

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