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Gemina, i veneti bocciano Romiti

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La Save vota contro l'aumento di capitale e si astiene sui conti 2005

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Ma l'amministratore delegato Piergiorgio Romiti si dice pronto a possibili intese, sul fronte industriale, con la società veneta. Save, socio al 10,41% di Gemina, ieri ha votato contro l'aumento di capitale e si è astenuto sui conti 2005. In più, associandosi a quanto rilevato da Sipi Investimenti (azionista di Gemina al 2,01%) ha criticato le scelte della gestione, gli alti stipendi del management e ha messo in dubbio alcuni investimenti come quello di 5 milioni nella società Pentar. La società che gestisce l'aeroporto di Venezia, è entrata in maniera ostile nel capitale di Gemina e di recente si è dovuta confrontare con il riassetto del gruppo e con l'ingresso di due soci forti come Clessidra ed Edizioni Holding. Ieri l'assemblea di Gemina è stata dunque occasione per bocciare le scelte del management. Riguardo al futuro della quota di Save in Gemina, Romiti ha sottolineato che «quello che avviene sul piano azionario mi interessa relativamente» mentre è pronto «a discutere di progetti industriali». Gli aeroporti saranno comunque al centro della strategia di Gemina. Romiti ha spiegato che al momento ci sono solo degli studi in corso e non delle vere e proprie trattative. Nell'ipotesi di un ritorno di Sea sul mercato, «vale lo stesso discorso fatto per gli altri aeroporti. Bisogna cioè vedere se ci sono le condizioni». «La nostra strategia - gli ha fatto eco il presidente Carlo Gatto - è quella di focalizzarci sulle infrastrutture aeroportuali e come cda siamo attenti a quello che succede in questo campo». Di contro, per quanto riguarda Impregilo, di cui Gemina ha in mano l'11%, Gatto ha ricordato che «nel 2005 è stato deciso il disimpegno dalle società che operano nelle grandi costruzioni». E ieri l'assemblea ha approvato a maggioranza il bilancio 2005 con un risultato netto di 2,5 milioni di euro. È stato inoltre integrato il consiglio di amministrazione con i membri già cooptati: Giovanni Fontana, Alessandro Grimaldi, Michele Mogavero e Paolo Roverato. In sede straordinaria è stato anche deliberato di conferire al consiglio di amministrazione la facoltà di aumentare il capitale sociale di 250 milioni di euro nominali ed emettere obbligazioni convertibili per un importo massimo di 250 milioni. È stata poi deliberata l'autorizzazione all'acquisto, in una o più volte e per un periodo di diciotto mesi, di 20 milioni di azioni ordinarie e risparmio di Gemina.

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