Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Scontro Bce-Ecofin sui tassi d'interesse

default_image

  • a
  • a
  • a

L'inflazione è sotto controllo, sostiene invece il presidente di turno dell'Ecofin e vicepresidente dell'Eurogruppo, l'austriaco Karl-Heinz Grasser, invitando così in maniera più che esplicita i banchieri centrali a non alzare il costo del denaro per non rischiare di soffocare la ripresa economica. Il botta e risposta giunge alla vigilia di un Eurogruppo, in programma lunedì sera, che rischia di creare nuove tensioni tra la Bce e i ministri finanziari europei, come avvenuto già lo scorso dicembre allorquando a Francoforte hanno deciso di alzare il costo del denaro, portandolo dal 2% al 2,25%. Il Bollettino mensile dell'Eurotower, pubblicato ieri, ovviamente non dice in modo esplicito che la Bce è pronta ad irrigidire la leva monetaria, ma fa notare che l'attività economica resta «vigorosa», che vi sono i presupposti per una «crescita sostenuta» e che i rischi per la stabilità dei prezzi nel medio termine rimangono «orientati al rialzo». I banchieri centrali seguono quindi con «molta attenzione» gli sviluppi e si sentono liberi di «agire in qualunque momento», ha rimarcato pochi giorni il presidente Jean-Claude Trichet, lasciando così intendere che a Francoforte - sempre che la ripresa non faccia passi falsi - non escludono di aumentare i tassi nei prossimi mesi per tenere a bada i rischi inflattivi. Impostata diversamente l'analisi di Grasser, preceduta peraltro due giorni fa dalle parole del ministro delle Finanze francese, Thierry Breton, che aveva spiegato di «non vedere» la necessità di alzare i tassi poichè «l'inflazione è sotto controllo». Grasser ha osservato infatti che la situazione è «piuttosto stabile», sottolineando che un aumento del costo del denaro sarebbe «controproducente».

Dai blog