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Bnl, l'Unipol contrattacca e insiste sull'Opa

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Bologna resiste alle pressioni mediatiche. Denuncia per aggiotaggio ai danni della compagnia

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Uno scenario che potrebbe nascondere una manovra per fermare la compagnia di Bologna, che ieri è passata al contrattacco, denunciando con un esposto alla magistratura un possibile reato di manipolazione del mercato, aggiotaggio bancario e ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità di vigilanza. Nel mirino c'è il balzo del titolo ieri in Borsa, tra scambi che non si vedevano da diversi mesi, sull'onda delle indiscrezioni relative a un possibile rientro in pista della spagnola Bbva. Oltre ad alimentare il valore del titolo, favorendo la speculazione, la pressione sull'Opa rischiano di comprometterne l'esito. Lo slittamento delle autorizzazioni da parte delle Authority di vigilanza potrebbe portare infatti l'Opa oltre la soglia di fine anno, quando entreranno in vigore i nuovi criteri sui conglomerati finanziari. Per questo Bologna ha ripreso il pressing affinchè il via libera arrivi a brevissimo giro. L'offerta di Giovanni Consorte, dopo i recenti sviluppi giudiziari, infiamma intanto il mondo politico. Un quadro sintetizzato dal presidente emerito Francesco Cossiga: «vi sono nell'aria i segni paurosi e pericolosi che un nuovo tornado politico, giudiziario e mediatico sta per abbattersi su questo sfortunato Paese, senza distinguere questa volta tra moderati e "progressisti"». Dalla compagnia bolognese arriva comunque «ottimismo» sulla possibilità che l'ok di Bankitalia, quello che ancora manca per far partire l'offerta, possa arrivare nei prossimi giorni, secondo alcuni molto probabilmente mercoledì, e traspare fiducia nel fatto che le notizie sul fronte giudiziario «verranno chiarite» e non influenzeranno il via libera della Vigilanza. A questo punto potrebbe essere decisivo oggi l'incontro della compagnia bolognese con Bankitalia, a cui parteciperà anche Giovanni Consorte. Per consentire all'Opa Unipol di partire, come da programma, entro fine mese, i tempi restano molto stretti, considerato anche che l'eventuale nulla osta rilasciato da Via Nazionale non chiuderà ancora il percorso. Sul dossier dovrà pronunciarsi anche la Consob viste le consistenti modifiche subite dal prospetto informativo già approvato dalla Commissione presieduta da Lamberto Cardia. Via Nazionale potrebbe però alla fine decidere di prendere tempo con la richiesta di nuove informazioni. Un'ipotesi contro la quale però Unipol è molto netta: la società e le sue controllanti Holmo e Finsoe (che hanno rinnovato fiducia a Conosrte e al vice presidente Ivano Sacchetti) questa volta si sono rivolte alla magistratura per chiedere se esista l'eventuale reato di manipolazione del mercato, aggiotaggio bancario, ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorità di vigilanza. Unipol ha espresso poi «preoccupazione» per i danni che potrebbero essere arrecati al gruppo assicurativo ee è tornata a lamentare i ritardi fin qui registrati nel dare il via libera all'Opa.

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