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Marino: le coop sono già la vera banca del Sud

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Lo ha detto il presidente della Confcooperative Luigi Marino intervenuto ieri a Parma al convegno delle Bcc. «Siamo chiamati - ha aggiunto Marino - a recitare nuovi ruoli, per il bene del Paese e per il bene futuro della cooperazione». Marino ha ricordato che la cooperazione rappresenta «un patrimonio per l'intero Sistema Paese dal momento che dà lavoro a un milione di addetti (di cui la metà circa 450 mila per l'esattezza rappresentata dal sistema Confcooperative e le su otto federazioni settoriali) con una crescita del 20% negli ultimi quattro anni e un incidenza del 7% sul Pil». «Alle Bcc spetta il compito di accompagnare le pmi del Paese - dice Marino - verso i processi di integrazione, di crescita dimensionale e di internazionalizzazione, quell insieme di fasi evolutive che permettano a tante realtà produttive di uscire dal mondo dei bonsai economici in cui si trovano. Un ruolo importante - ha continuato Marino - le Bcc continueranno a recitarlo, anche, nel Mezzogiorno dove il credito cooperativo resta cuore, mente e anima del sistema economico, dal momento che affonda profonde radici nel tessuto socio-economico del Mezzogiorno». Il mondo delle Banche di credito cooperativo rappresenta il primo gruppo bancario in Italia per numero di sportelli; il terzo per patrimonio, il quarto per raccolta diretta, il sesto per impieghi. Un esercito di 438 banche con 4 milioni di clienti. Gli impieghi erogati dalle Bcc italiane rappresentano il 20,4% del totale dei crediti alle imprese artigiane); il 14,6% del totale dei crediti alle «altre imprese minori»; il 15,3% del totale dei crediti alle famiglie produttrici (l'8,8% alle famiglie consumatrici); il 9,8% del totale dei crediti alle Istituzioni senza scopo di lucro (Terzo Settore).

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