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Unicredit, utili in crescita

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Presto il closing con Hvb

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301milioni di euro, ed un margine di intermediazione pari a 5.064 milioni di euro, con un incremento del 7,7% rispetto all'anno precedente. Numeri che offrono tranquillità ai vertici di Piazza Cordusio, impegnati a mettere a posto tutte le tessere del mosaico Hypovereinsbank e mentre è iniziata la partita del convertendo Fiat. Avanti tutta su Hvb. Il processo in corso tra Unicredit e Hvb - ha osservato l'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo - procede in maniera «positiva, meglio di quanto ci aspettavamo», ed è destinato a chiudersi entro l'anno. Positivo al punto che, per ottenere denaro utile al finanziamento della fusione, non è prevista la cessione di una controllata come Locat, definita «un player molto forte del settore». Un viatico, quello di Hvb, incoraggiante per l'intera area del Centro Europa e, in particolare, per l'Austria e la Polonia. Paesi in cui «non vi sono grossi problemi per il futuro» anche se, per quanto concerne la Polonia, «due autorità devono autorizzare le operazioni di offerta e fusione tra Bph e Bank Pekao» e il processo si presenta lievemente più lungo. Nessun cambiamento con Ras. Profumo ha toccato anche il tasto della fusione tra Allianz e Ras osservando come il matrimonio non cambi i termini del rapporto di banca assicurazione che lega Unicredit a Ras. «Nella nostra prospettiva - ha osservato al riguardo - la fusione è una non notizia. Lavoriamo da tempo con Ras e per noi non cambia niente: tutto continua esattamente come prima».

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