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Volano i prezzi di frutta (+7%) e ortaggi (+10%)

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Lo scorso mese l'andamento dei prezzi è stato contrastante secondo i capitoli di spesa. Come ad esempio per bevande alcoliche e tabacchi (+7,3% sul 2002) o decise riduzioni, come per le telecomunicazioni (-3,8% su ottobre di un anno fa e -2,4% su settembre 2003). Ancora in forte aumento sono risultati i generi alimentari, del 4,2% rispetto ad ottobre 2002 e dello 0,6% rispetto a settembre. Frutta e ortaggi alle stelle hanno spinto i prezzi anche su base mensile. Per la frutta l'incremento congiunturale é stato infatti dello 0,7% e per gli ortaggi di ben il 2,4%. A bilanciare l'andamento al rialzo è stato invece il deciso calo del prezzo dei carburanti, voce che influisce sia sul capitolo trasporti che su quello abitazione, acqua, elettricità e combustibili. Complessivamente il tasso d'inflazione ad ottobre è confermato al 2,6%. Ma a smentire l'Istat, ci sono i dati dell'osservatorio della lega dei consumatori, secondo cui la crescita media dei principali beni di consumo nello stesso mese è stata di quasi l'1% rispetto a settembre. Come ad agosto e settembre, delle 14 città messe sotto esame nessuna ha visto diminuire i prezzi. E' Trieste a conquistare l'amaro titolo di città più cara, con un aumento medio pari al 3,36%. Ad aumentare, nel paniere della Lega Consumatori, sono ancora una volta i generi alimentari di più largo consumo, come il pesce, la carne rossa, i petti di pollo e la fesa di tacchino, il prosciutto crudo e quello cotto, il parmigiano, i pomodori da insalata, i detersivi.

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