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Riaffiorano le vecchie polemiche con gli olandesi che non hanno mai digerito il fallimento dell'accordo tre anni fa con gli italiani

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La compagnia olandese ieri in modo perentorio ha indicato le condizioni per la partecipazione dell'Alitalia all'alleanza a tre con Air France. Il direttore finanziario della Klm Rob Ruijter ha detto chiaro e tondo che l'Alitalia potrà aderire all'accordo solo quando avrà risanato i conti e sarà privatizzata. E siccome è un processo che richiede tempo, ha tenuto a precisare, è probabile che la compagnia di bandiera italiana resti al palo «ancora per alcuni anni». Il top manager olandese parlando durante la presentazione dei risultati trimestrali, ha sottolineato che l'Alitalia «è in perdita e al momento deve affrontare una serie di sfide prima che possa unirsi all'alleanza». C'è poi l'altra condizione da «rispettare», ovvero la privatizzazione. Si tratta di due passaggi fondamentali sui quali, ha insistito il manager olandese, i vertici dell'Alitalia «dovranno lavorare molto per arrivarci». Insomma una presa di posizione dura che arriva proprio mentre c'è ancora molta incertezza sui tempi di presentazione del decreto sulla privatizzazione dell'Alitalia. Non è affatto sicuro infatti che nel consiglio dei ministri di oggi si decida qualcosa. Ieri il ministro delle Attività Produttive Antonio Marzano è stato quanto mai vago. È evidente che in assenza di una strategia del governo sul futuro della compagnia di bandiera, anche il piano industriale di risanamento subisce una battuta d'arresto. Il 30 ottobre è fissato il consiglio d'amministrazione ma in assenza del decreto di privatizzazione potrebbe risolversi in un nulla di fatto e rinviare le decisioni. Il che non farebbe altro che aggravare la posizione dell'Alitalia verso Air France e Klm. Ed è quanto i vertici dell'Alitalia stanno ripetendo da giorni al governo anche se finora hanno evitato un pressing esplicito. Nella dura presa di posizione della Klm traspare anche una vecchia ruggine mai superata nei confronti dell'Alitalia. Tre anni fa infatti, a maggio del 2000, Klm e Alitalia erano ad un passo dall'alleanza; poi tutto fallì e la Klm non ha mai perdonato alla compagnia di bandiera di aver fatto saltare tutto. A luglio 2001 poi l'Alitalia ci ha riprovato con Air France stringendo un accordo commerciale che avrebbe dovuto portare ad un'intesa più ampia. Ma anche in questa occasione l'Alitalia si è trovata sulla strada la Klm che si è inserita in corsa e sciolto il nodo della privatizzazione ha definito con Air France l'alleanza strategica spingendo nell'angolo la compagnia italiana. La scommessa dell'amministratore delegato Mengozzi è ora proprio quella di sconfiggere vecchie polemiche e diffidenze e inserire l'Alitalia nell'alleanza. Ma per far questo occorre anche una presa di posizione del governo che finora non è arrivata. Intanto si preannuncia un nuovo sciopero dei sindacati che chiedono garanzie sul nuovo piano industriale.

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