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La ricetta per rilanciare l'economia: interventi su tassi bancari e benzina

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Secondo i calcoli delle associazioni dell'Intesa (Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori), effettuati in base all'andamento dei prezzi del petrolio e del valore dell'euro, il costo di un litro di benzina dovrebbe attestarsi a non più di un euro. «Non solo non si è mai raggiunta quella cifra, (che avrebbe comportato risparmi mensili per le famiglie di 90 milioni di euro) - affermano i consumatori - ma ai primi segnali di innalzamento del prezzo del petrolio le compagnie si attrezzano velocissimamente al rialzo» senza invece intervenire quando il costo del greggio diminuisce. «Identica situazione si sta verificando nel settore bancario - continua l'Intesa - velocissimo nell'adeguare riduzioni dei tassi di remunerazione dei depositi, lentissimo invece per gli sconti a quanto prestato». Una situazione che porta i consumatori a domandarsi da che parte stiano gli organismi di controllo come la Banca d'Italia che dovrebbe intervenire «per evitare astuzie e per impedire che in Italia si paghino mutui, quelli agevolati, con interessi superiori al tasso di usura (circa l'8%) di oltre 4 punti percentuali». Di diverso avviso il presidente dell'Enit, Amedeo Ottaviani, che sollecita il governo a predisporre a breve il maxi-decreto di rivitalizzazione dell'economia. «Mi auguro che gli incentivi per il settore turistico non solo arrivino presto, ma soprattutto che siano ancora più incisivi e sostanziosi di quelli previsti». «Serve un intervento che lasci un segnale importante - afferma - e che sia superiore a quanto annunciato fino ad oggi: ora ci vogliono i fatti. Spero fortemente che il pacchetto di rilancio studiato dal governo sia slittato per la volontà di realizzare un intervento ancora più incisivo». In particolare Ottaviani ritiene necessarie «riduzioni consistenti per il trasporto aereo, settore chiave per la crescita del turismo straniero in Italia». «Sconti» consistenti, dunque, per i passeggeri provenienti dall'estero, «anche perchè i costi dei nostri biglietti aerei sono onerosi soprattutto se confrontati con quelli degli altri paesi, basta pensare - spiega - al costo dei voli interni degli Stati Uniti». Quanto ai musei gratis, il presidente dell'Enit ritiene che sia «una proposta giusta perchè la motivazione culturale è il principale motore che spinge i turisti, soprattutto americani e giapponesi, a visitare il nostro paese». Auspica dunque che «il governo si renda conto di quanto sia importante il settore turistico per la ripresa dell'economia e per i conti del nostro Paese: «Il turismo - ricorda - porta valuta pregiata, crea ricchezza trasversale ed occupazione». Ad appesantire lo scenario del settore è anche la lenta ripresa del turismo straniero, condizionata dalla volata della moneta unica europea che spinge verso l'alto il costo della vacanza nel nostro Paese. «Comunque «nelle vacanze estive - prevede Ottaviani - vi sarà una lenta ripresa del turismo estero verso il nostro Paese». Gli americani arriveranno, «ma individualmente e non in gruppo». Sicuramente l'euro forte non aiuta l'incoming dall'area del dollaro e «concorre a rallentare la crescita: tutto è più caro per chi arriva in Italia».

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