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Contratto Fs, slitta la firma

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Il faccia a faccia è durato fino a notte fonda. Numerosi i nodi ancora da sciogliere e sui quali si è incagliato il negoziato: dal campo di applicazione del nuovo contratto, all'orario di lavoro del personale di macchina e all'una tantum a copertura del periodo di vacanza contrattuale. È, in particolare, lo scoglio del campo di applicazione del contratto a rendere impervio quest'ultimo tratto di strada del negoziato. Confindustria avrebbe chiesto un'applicazione più restrittiva dell'accordo quadro del 23 novembre del 1999 che sanciva la definizione del nuovo contratto di settore delle attività ferroviarie. L'ala dura degli industriali avrebbe sostanzialmente chiesto di applicare il contratto alle Fs e alle altre società del gruppo, elencandone i nomi nel testo contrattuale (da Trenitalia a Rfi a Italferr e Metropolis), e genericamente ai nuovi operatori ferroviari. Sempre Confindustria avrebbe poi escluso dal campo di applicazione del contratto le attività collaterali come, ad esempio, quelle di manovra e manutenzione, che i sindacati vogliono invece includere nel perimetro del nuovo contratto. Le organizzazioni sindacali ribadiscono la necessità della piena riconferma degli accordi già sottoscritti. Anche se le questioni sul tappeto hanno un peso di un certo rilievo, la volontà delle parti è quella di evitare una rottura, proprio ora che il contratto sembrava a un passo dal traguardo. Difficile, al momento, prevedere un nuovo termine per la chiusura, dopo che è saltata la firma prevista nella tarda mattinata di ieri.

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