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Non allineati e bastonati

Gli attacchi quotidiani a Totolo, Foa e Giampaolo Rossi

Pietrangelo Buttafuoco
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In principio fu la Totolo, quindi Foa e giusto ieri Giampaolo Rossi. Tutti primi al traguardo della mostrificazione. Con La Stampa che fa di Francesca Totolo, la blogger anti Ong, una spacciatrice di fakenews; con l'intero establishment che trasforma un serio studioso come Marcello Foa, appena killerato da Forza Italia in Rai, nel ba-bau della Ue-Nato e cha-cha-cha; e col Corriere della Sera – proprio ieri – che recapita un pizzino a Rossi, temendo possa diventare presidente del Cda Rai per via di suggestioni culturali non potabili, Ernst Junger appunto, manco fosse Er Canaro a giudicare dal ciripiripì di riprovazione illustrato in prosa Via Solferino. A carico di Rossi, nel ritratto offerto dall'autorevole quotidiano, c'è anche il tweet in difesa della Totolo, quindi quelli in cui si critica il presidente Mattarella (“The Mattarella Horror Show”) e, ovviamente, le «critiche al globalismo delle élite». Apprezza Orban, Rossi, e non si può. Dà dal “vermilinguo” a Saviano – signora mia! – e proprio non si può. Ed è, ovviamente, un putiniano, questo figuro. Ma niente paura, c'è già Forza Italia a far la Resistenza. Col Pd ha già fatto il Cln, adesso passa all'azione. Con le Brigate Nazareno.

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